“L’eradicazione degli artropodi: la politica dei beni culturali in Sicilia”. E’ il libro della professoressa Mariarita Sgarlata che sarà presentato giovedì prossimo 16 marzo alle 17.30 al coro di notte del monastero dei Benedettini di Catania.
Sgarlata, docente di archeologia cristiana e medievale presso l’università di Catania, racconta l’esperienza maturata durante il mandato di assessore dei beni culturali e del territorio e ambiente alla Regione siciliana, partendo proprio dal primo giorno del suo insediamento.
Questo sarà il quarto appuntamento della rassegna di presentazioni “Le pagine e la fabbrica. Incontri sui libri e il patrimonio culturale” organizzato da Officine culturali in occasione del 40° anno dalla donazione del monastero all’università degli studi di Catania.
Una lettera, datata 3 aprile 2013, chiedeva un “piano di controllo/eradicazione dell’infestazione di artropodi nel sito di Tindari. No, non ci posso credere – pensai ridendo – mi trovo ad affrontare nei prossimi mesi una delle questioni più complesse e strategiche per la Sicilia, la politica dei beni culturali e invece che cosa mi chiedono? Di organizzare un “piano di lotta” contro le zecche”.
Attraverso questo episodio, che diviene metafora dei 507 giorni per la Sicilia in tema di cultura e ambiente, l’autrice sostiene che nessuna tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico sarà possibile se prima non si procederà a eradicare artropodi/politici dalle aree archeologiche, dai centri storici, dalle coste, sottraendo al loro controllo vampiresco quello che resta del passato della più grande isola del Mediterraneo. Non mancano le considerazioni sulle buone pratiche di cui sono protagoniste associazioni sia quella generazione, vecchia e nuova, di amministratori che hanno veramente a cuore le sorti dei loro territori, che soccorrono amorevolmente i beni culturali e paesaggistici che riescono a impegnare in modo virtuoso i fondi ministeriali e comunitari, che agiscono insomma per la collettività.
I temi del volume saranno affrontati dall’autrice nel corso della presentazione insieme a Mario Barresi, giornalista de La Sicilia; Antonio Presti, presidente della fondazione Fiumara d’arte Sicilia e Maria Costanza Lentini, direttrice del polo regionale di Catania per i siti culturali.
Introdurranno i lavori Giancarlo Magnano San Lio, prorettore dell’università degli studi di Catania; Federica Maria Chiara Santagati, docente di museologia del dipartimento di scienze umanistiche e Francesco Mannino, presidente di Officine culturali.
Maria Chiara Ferraù