La storia di Livia, da fuggitiva, figlia del suicida Marco Claudiano, a moglie dell’imperatore romano Ottaviano rivivrà nelle pagine del libro “Livia” di Lorenzo Braccesi.
Lunedì il volume sarà presentato alle 16.30 alle biblioteche riunite Civica A. Ursino Recupero in via Biblioteca 13. Ai lavori prenderanno parte il sindaco di Catania, Enzo Bianco; Rita Angela Carbonaro, direttore delle biblioteche riunite civica e A. Ursino Recupero.
I lavori saranno introdotti da Maria Costanza Lentini, direttrice del polo regionale di Catania per i siti culturali. L’appuntamento sarà presentato da Orazio Licandro, professore ordinario di diritto romano e di epigrafia e papirologia giuridica all’università della Magna graecia di Catanzaro. Sarà presente anche l’autore.
Fra le pagine la vita di una delle figure più complesse e affascinanti della romanità. Quando Livia incontra Ottaviano è subito chiaro che i due sono fatti l’uno per l’altra: entrambi cinici e spregiudicati. Sarà solo per lei che Ottaviano, il futuro Augusto, cederà alla mozione degli affetti, inducendo il marito al divorzio, e sposandola immediatamente nonostante fosse in stato di avanzata gravidanza.
L’autore racconta le vicende di una politica di razza, una donna che seppe influenzare le scelte di Augusto, che rimase al suo fianco per 50 anni, che riuscì ad impersonare in maniera impeccabile il ruolo della matrona romana, che manovrò e cospirò e non si fermò davanti a nulla per lasciare il regno al figlio di primo letto, Tiberio. Una donna la cui ipocrisia era pari alla sua ambizione politica e che trovò in Augusto un compagno ideale.
Maria Chiara Ferraù