La FNP Cisl ha confermato Bruno Zecchetto segretario generale del sindacato nell’ambito del congresso provinciale a Messina. “Una città dai capelli bianchi, con dati allarmanti sulla povertà. È la Messina vista dagli anziani quella evidenziata dal congresso che si è tenuto nell’aula consiliare del comune di Villafranca Tirrena.
I dati illustrati dal segretario provinciale Bruno Zecchetto sono evidenti: “nel 1951, con una popolazione di 220.668 abitanti, i cittadini con più di 65 anni erano 22.000, pari al 10%. Nel 2016, con 238.439 abitanti, quelli che hanno superato i 65 anni sono 52.192, pari al 22%, cioè una percentuale più che doppia. Poi, quasi la metà dei residenti (46,4 per cento) è a rischio di povertà o esclusione sociale”.
Dati dell’Istat che si riferiscono al 2015 ma che testimoniano come in Sicilia ci sia un rischio povertà per quattro persone su dieci. “L’importo medio delle pensioni a Messina è di 520 euro – ha spiegato Zecchetto – ed è una città che non tutela i propri anziani. Il comune di Messina è terzultimo in Italia, per spesa sociale pro-capite (dati del 2014). Spende, di media, 137,17 euro pro-capite (a Trieste la spesa sociale pro-capite è pari a 464,92 euro; di contro, fanalino di coda è Palermo, con 101 euro). La media in Italia, per le città metropolitane, è di euro 246 pro-capite”.
Per i pensionati Cisl non serve un welfare mix, che aumenta ancor più le differenze tra chi ha e chi non ha, ma “politiche sociali e sanitarie integrate, con welfare sussidiario e solidale di comunità, che si realizza anche attraverso la medicina territoriale”.
Attenzione al sociale e alle tante vertenzialità sul territorio sui temi della contrattazione sociale. “Una delle note più dolenti è stata la riflessione sulla mancata applicazione della legge 328/2000, che doveva favorire l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari, istituendo i distretti socio-sanitari ed integrando le prestazioni erogate dalla Azienda Sanitaria Locale, con i comuni appartenenti al medesimo distretto. Il risultato è stato deludente e deprimente. Non si può, infatti, fare programmazione, senza iniziare da un’attenta e corretta analisi dei bisogni socio-assistenziali del territorio di riferimento”.
Anche per i Piani di Azione e Coesione, i Distretti socio-sanitari della città di Messina e della provincia, per la Fnp Cisl evidenziano notevoli difficoltà nell’iter attuativo dei progetti, con il serio rischio di perdere consistenti e preziosi finanziamenti. «Serve un cambio di passo per superare queste difficoltà e questa situazione di stallo».
“Il welfare – ha detto il segretario regionale Alfio Giulio – è una grossa opportunità che può anche dare lavoro ai giovani ma, soprattutto, deve venire incontro alle esigenze dei nostri anziani. In un paese civile non è giusto che l’anziano sia visto come uno scarto e quindi i servizi per la persona non siano al centro degli interessi della politica. Bisogna utilizzare i fondi che ci sono, senza lasciarli all’interno del sistema. A livello regionale abbiamo chiesto la creazione di un fondo unico, con tutte le risorse regionali, nazionali ed europee, e suddividerle secondo le priorità e le esigenze reali della gente. I fondi devono arrivare lì dove c’è bisogno”.
“È necessario che lo Stato e le autonomie locali costruiscano un percorso comune verso le persone che hanno bisogno di assistenza – ha sottolineato il segretario nazionale aggiunto della Fnp, Loreno Coli – Le regioni del Sud per ora godono ancora dei Pac, i piani di assistenza per anziani e bambini, ma bisogna sfruttarli con progetti seri. E poi bisogna valutare caso per caso, a livello locale, quali sono le esigenze”.
Al termine dei lavori, Bruno Zecchetto è stato confermato segretario generale della Fnp Cisl di Messina. Al suo fianco confermata anche la segreteria composta da Natale Princiotta e Ninetta Alfino.