Milazzo (Me): convegno sulla legalità al Majorana
L’istituto Ettore Majorana di Milazzo (Me) ha ospitato questa mattina una giornata dedicata all’educazione alla legalità. Ospiti d’eccezione sono stati la dottoressa Federica Paola della procura di Barcellona Pozzo di Gotto; il gip e gup Fabio Gugliotta del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, il tenente Valentino Adinolfi, comandante della compagnia dei carabinieri di Milazzo; il tenente Cristian Letizia, comandante del nucleo operativo radiomobile di Milazzo e il maresciallo La Rosa, comandante della stazione di Milazzo.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con la procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Si è parlato di educazione alla legalità e sensibilizzazione ai temi della giustizia, con particolare riguardo alla distinzione dei ruoli tra accusa (polizia giudiziaria, pubblico ministero), difesa (avvocato) e chi è chiamato a decidere (giudice).
Il tema dell’incontro che si è svolto nell’aula magna dell’istituto Majorana di Milazzo, il dirigente scolastico Stello Vadalà, particolarmente sensibile alla tematica, ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa che si colloca tra le tante organizzate dalla scuola finalizzate alla promozione della cultura della legalità tra i giovani.
Ogni progetto, ha riferito il referente del progetto, ha in sé un obiettivo nobile e reale: sviluppare nei giovani la coscienza civile e la convinzione che laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non può esserci criminalità.
Promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.
L’argomento, di notevole rilievo e spessore, è stato affrontato dai relatori con grande chiarezza ed è stato arricchito dall’intervento dei ragazzi, preparati dai docenti di diritto della scuola che hanno formulato un numero rilevante di domande.
Maria Chiara Ferraù