Avrebbero falsificato i bilanci del comune di Tortorici del 2012 e del 2014 per evitare il dissesto economico, almeno sulla carta, commettendo così un abuso d’ufficio. Per questo il sindaco del centro nebroideo, Carmelo Rizzo Nervo e i componenti delle sue giunte nel corso degli ultimi due mandati, sono stati raggiunti da avvisi di conclusione delle indagini. Oltre al sindaco, gli avvisi sono stati notificati a Rosario Maria Agatino Contiguglia, 55 anni; Sebastiano Conti Mica, 40 anni; Antonella Foti, 37 anni; Valentina Parasiliti, 32 anni; Giuseppe Galbato Muscio, 59 anni ed Enrico Talamo, 56 anni.
Le indagini sono state svolte dalla guardia di finanza e sarebbero state avviate a seguito di alcune denunce relative alla cattiva gestione economica dell’Ente e ad alcune operazioni che avrebbero attestato il falso. Sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle i bilanci del 2012 e del 2014. Sindaco e giunta avrebbero attestato nel bilancio del 2014 una entrata di 800 mila euro per la vendita della legna del bosco di proprietà comunale che poi non si è concretizzata. Un bilancio approvata nonostante i pareri sfavorevoli dei revisori dei conti. Di questo dovranno rispondere il sindaco Rizzo Nervo, l’ex vicesindaco Contiguglia e gli assessori Conti, Foti e Parasiliti.
Per quanto riguarda, invece, il 2012, i componenti della giunta dell’epoca (Contiguglia, Talamo, Galbato) e il sindaco si sarebbero resi responsabili di abuso d’ufficio per aver attestato entrate derivanti dalla vendita della legna del bosco e per 500 mila euro derivati dalla raccolta dei rifiuti, nonostante questa venisse effettuata dall’Ato Messina 1. Il filone di questa indagine potrebbe essere dunque collegato alle richieste di pagamento di fatture dell’AtoMe1 giunte in questi mesi ai cittadini oricensi che tra il 2011 e il 2013 avevano pagato la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani al comune, secondo le disposizioni recapitate dall’amministrazione stessa.
Maria Chiara Ferraù