Canicattì (Ag): “sesso per non diffondere un video”, condannato imprenditore

Aveva chiesto delle prestazioni sessuali per non diffondere un video che la riprendeva in atteggiamenti intimi con un addetto alla vigilanza del negozio in cui lavorava. È successo a Canicattì dove un imprenditore di 66 anni è stato condannato a 10 mesi di reclusione dal gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto.

L’accusa era di tentata violenza sessuale. L’uomo avrebbe scoperto la propria commessa in atteggiamenti intimi e per non divulgare il video che le aveva girato, pretendeva di fare sesso con lei. La donna denunciò tutto.

La vicenda risale al 2014 e oggi la condanna. L’imprenditore ha sempre negato le accuse e nessuna cassetta contenente la videoregistrazione venne mai trovata.

Maria Chiara Ferraù

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