Nel pomeriggio di ieri – 2 gennaio – i vigili urbani, durante una attività di controllo del territorio finalizzata a prevenire fenomeni di irregolare smaltimento dei rifiuti, hanno rinvenuto in via Feliciata, nella Piana, un vecchio frigorifero e lo scatolo di un analogo elettrodomestico nuovo, abbandonati in una zona dove sino ad alcune settimane addietro erano posizionati i cassonetti, oggi eliminati per il servizio di “porta a porta”. Immediate sono scattate le verifiche che hanno portato ad individuare il negozio, che ha venduto il nuovo frigorifero e all’immediata multa. Nel contempo altri accertamenti per verificare come è avvenuto lo smaltimento del vecchio ingombrante. Nel giro di pochi giorni già sono oltre una dozzina di multe variabili dai 75 ai 300 euro elevate a chi ha abbandonato i rifiuti nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio. “Siamo fortemente impegnati per migliorare il servizio di igiene ambientale – ha affermato l’assessore Damiano Maisano – e quindi non è possibile tollerare comportamenti contro legge. Si è deciso di potenziare i controlli ritenendo tale attività l’unico deterrente contro le cattive abitudini che finiscono per vanificare l’attività di raccolta degli addetti della New Service System”.
Nel contempo con determina del dirigente della polizia municipale Giuseppa Puleo è stato disposto l’acquisto di un “misuratore di velocità a raggi laser, di ultima generazione, munito di tutto quanto necessario per il corretto e legale funzionamento”. La spesa è inferiore ai 40 mila euro.
L’autovelox sarà messo a disposizione dei vigili urbani che potranno dunque utilizzarlo dove riterranno opportuno: dall’asse viario alla litoranea di Ponente passando per Capo Milazzo, seppur la strada rientri nelle competenze provinciali. Nel 2016 sono stati incassati circa 220.000 euro di multe, probabilmente tale cifra nel 2017 aumenterà, anche perché oltre all’autovelox dovrebbe arrivare anche a Milazzo il “Grande fratello delle multe”, ovvero lo “Street control”, una piccola centralina informatica dotata di un monitor che riceve immagini da una telecamera cui è collegata. I due pezzi possono essere facilmente trasferiti da un’autovettura all’altra, perché i componenti sono attaccati con una ventosa alle automobili. Al rientro dal giro di pattuglia, dal software dell’apparecchio vengono scaricati tutti i dati registrati e pronti per essere trasformati in contravvenzioni.
Rodrigo Foti