Dopo tre anni di manifestazioni e proteste sembra volgere al fine il progetto A2A che prevedeva l’introduzione dei rifiuti sotto forma di CSS nella centrale di San Filippo del Mela nel messinese. A diffondere la notizia è il comitato “no” inceneritore nella valle del Mela.
Nel 2013 era stata avviata la valutazione di impatto ambientale del progetto che prevede la combustione del CSS con il carbone della centrale Edipower di Brindisi Nord. Dopo tre anni tale progetto sta per essere definitivamente sconfitto. Il ministero dell’ambiente ha notificato ad A2A il preavviso di rigetto dell’istanza.
Per il comitato di cittadini contro l’inceneritore si tratta di “una vittoria storica contro il colosso A2A che vuole buttarsi nel business dei rifiuti senza alcun riguardo per la salute dei cittadini ed il benessere del territorio, a Brindisi come nella valle del Mela.
Una vittoria che dimostra come sconfiggere A2A sia possibile – prosegue il comunicato – e che ci spinge ad andare avanti affinché lo stesso risultato venga replicato anche nei confronti dell’inceneritore del Mela. Festeggiamo e ci complimentiamo con i cittadini di Brindisi, ma facciamo anche alcune riflessioni.
Nel caso di Brindisi gli enti locali (comune, provincia e regione) si sono schierati compatti a fianco dei cittadini, esprimento pareri negativi che sono stati puntualmente resi pubblici dal ministero dell’Ambiente. Non si può dire che lo stesso sia avvenuto nel caso dell’inceneritore del Mela, almeno finora. Sebbene circa un anno fa il comune di San Filippo del Mela abbia prodotto delle osservazioni contro il progetto, oggi non sembra voler esprimere definitivamente un parere negativo nell’ambito della Valutazione di impatto ambientale.
Eppure il Comune sarebbe tenuto a farlo – continua la nota – specie adesso che A2A ha presentato le integrazioni al progetto che le erano state richieste anche sulla base delle osservazioni del comune. Per quanto riguarda la città metropolitana di Messina, ovvero l’ex provincia, la nomina a sindaco metropolitano di Renato Accorinti è relativamente recente. Quest’ultimo ha dichiarato la sua intenzione di esprimere un parere negativo. A breve vedremo se l’intenzinoe diverrà realtà”.
Singolare infine la posizione della Regione siciliana. Il presidente Crocetta ha dichiarato ai giornalisti di essere contrario al progetto di A2A, ma nessun parere negativo è stato formalmente espresso. Come scusante l’assessore Contraffatto ha addotto il fatto che la procedura sarebbe nazionale e che quindi la Regione non avrebbe alcuna voce in capitolo. Questo però non corrisponde al vero. Infatti, sebbene la procedura sia nazionale, gli enti locali sono comunque tenuti ad esprimere un parere, come avvenuto nel caso del progetto per la centrale di Brindisi.
Insomma, sull’inceneritore della Valle del Mela la Regione tenta di nascondersi dietro un dito e di lavarsi le mani, probabilmente per il timore che un eventuale parere negativo possa “irritare” qualcuno al ministero dell’ambiente, verso cui la sudditanza della giunta regionale ormai è così palese che ha deliberato il recepimento del piano inceneritore del governo prima ancora che venisse pubblicato in gazzetta ufficiale.
Rimangono, almeno finora, gli importantissimi pareri negativi della soprintendenza e dei beni culturali contro cui A2A ha fatto ricorso al Tar del Lazio. Contro la mossa legale di A2A il nostro comitato si è già costituito insime ad altre associazioni. Di certo il pronostico della partita potrebbe pendere a nostro favore se giungerà finalmente l’approvazione del piano paesaggistico dell’ambito 9, che l’assessore regionale ai beni culturali Carlo Vermiglio, ha promesso entro la fine del 2016.
Con il contributo di tutti speriamo di vincere questa importante battaglia per il futuro della Valle del Mela e di chi ci vive. Affinchè anche qui, come a Brindisi, possa essere messa la pietra tombale su ogni progetto scellerato che minaccia la salute dei cittadini e le splendide potenzialità, anche economiche, del territorio. – conclude la lunga nota del comitato cittadini contro l’icneneritore del Mela”.
Maria Chiara Ferraù