Palermo: frode al fisco, sequestrati beni ad imprenditori

Agenti della guardia di finanza di Palermo hanno sequestrato beni ad una famiglia di imprenditori locali a seguito di un provvedimento per equivalente emesso dal giudice per le indagini preliminari Sergio ziino, su richiesta della procura di Palermo.

I sigilli sono stati posti a 10 fabbricati, 16 terreni, conti correnti con disponibilità liquide per 15 mila euro e quote di partecipazioni societarie per 39 mila euro. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 850 mila euro.

Le indagini della finanza hanno tratto origine da una verifica fiscale nei confronti di una società operante nel settore dei prodotti per l’edilizia gestita da padre e figlio. L’attenzione degli investigatori è stata catturata da operazioni anomale con società direttamente o indirettamente facenti capo a due gestori, nelle quali i prezzi di vendita risultavano inferiori a quelli di acquisto.

La successiva ricostruzione della contabilità ha consentito di far emergere che tra queste imprese erano state emesse fatture false (sia con importi inferiori a quelli reali, che a quelle relative a soggetti diversi da quelli indicati nei documenti) tali da consentire di abbattere il reddito e pagare così meno tasse, attraverso detrazioni dell’Iva non dovute e indebite deduzioni di costi.

Ai due sono stati contestati, dal 2009 al 2011, i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione per evadere l’Iva e l’Ires ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il sequestro garantisce il credito che lo Stato vanta nei confronti degli evasori.

Maria Chiara Ferraù

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi