Beni per un valore di oltre 840 mila euro ottenuti illegalmente sono stati sequestrati dagli agenti della guardia di finanza a Noto nel siracusano. Le indagini delle fiamme gialle, coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, hanno consentito di sviluppare dati e notizie richieste a diverse autorità giudiziarie, istituti di credito e assicurazioni riuscendo a ricostruire il cospicuo patrimonio finanziario ed immobiliare accumulato da 2 coniugi.
I beni confiscati appartengono a antonino Fiaschè, 36 anni e Maria Fiaschè, 34 anni, entrambi residenti a Noto, senza fissa occupazione, che nell’arco di qualche anno sono riusciti ad accumulare un patrimonio di oltre 840 mila euro.
Fiacshé rientra fra coloro che si ritenga siano dediti ai traffici delittuosie che per condotta e tenore di vita vivano abitualmente anche in parte con i proventi di attività delittuose. I beni sono stati accumulati illegalmente, in particolare utilizzando la cosiddetta truffa dello specchietto e poi ancora porto d’armi in assenza di autorizzazioni, furti, violazioni di sigilli e violazione delle misure di prevenzione personali. Reati commessi da Milano alla Sicilia.
La guardia di finanza ha dimostrato come i soli redditi dichiarati dall’uomo per l’attività saltuaria di bracciante agricolo, non sarebbero stati sufficienti al sostentamento minimo del nucleo familiare e non potevano certo giustificare gli acquisti e gli investimenti fatti dal 1998 ad oggi.
I beni sequestrati sono ritenuti acquisiti con i proventi delle numerose attività illecite condotte da Fiaschè in tutta Italia
Maria Chiara Ferraù