La giunta municipale di Milazzo (Me) ha approvato all’unanimità il regolamento comunale per la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali e l’istruzione del marchio De. C.O. (denominazione comunale di origine) proposto dal gruppo UDC Maria Magliarditi.
A portare al vaglio dell’esecutivo l’argomento, è stato l’assessore allo sviluppo economico Carmelo Torre, che, nel ringraziare i consiglieri Magliarditi, Coppolino e Piraino per l’idea, ha sottolineato l’importanza di valorizzare la produzione tipica locale legata alla storia, alle tradizioni ed alla cultura del territorio comunale ed offrire così un’immagine positiva della città.
La De.C.O. non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione, che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine. Il progetto voluto dall’UDC prevede che attraverso l’adozione d’un regolamento si stabiliscano le modalità di attribuzione, promozione e tutela della De.C.O., intesa come marchio d’attestazione di origine geografica per garantire il mantenimento della qualità e della peculiarità dei prodotti che si identificano con gli usi e fanno parte della cultura popolare locale, certificando così la loro origine e il loro legame storico e culturale con il territorio comunale. Il regolamento adesso, per entrare in vigore, dovrà essere approvato anche dal consiglio comunale.
La giunta ha inoltre approvato un atto d’indirizzo per il mantenimento della sede Ispra a Milazzo. Il provvedimento dà mandato agli uffici competenti di porre in essere tutti gli atti gestionali finalizzati alla stipula di un nuovo contratto dalla durata novennale con l’istituto che ha preso il posto dell’Icram. In atto l’Icram ha sede in una porzione di fabbricato al primo piano e al piano terra degli ex Molini Lo Presti ospitando laboratori scientifici, aule didattiche e uffici. L’immobile Molini Lo Presti, come è noto, è oggetto di procedura esecutiva immobiliare, che comunque andrà ad estinguersi non appena il comune di Milazzo dichiarerà – a breve – il dissesto. Qualora comunque dovesse rivelarsi impossibile la permanenza di Ispra in quei locali, il comune assicura che sarà trovata un’altra sede idonea, l’ex scuola elementare di via Policastrelli, perché è intendimento dell’amministrazione trattenere comunque la sede Ispra sul proprio territorio.
Rodrigo Foti