È stato annullato dal tribunale del riesame il sequestro da un milione e mezzo di euro agli eredi di Ezio Brancato, il patron della Gas spa, l’impero economico che fra gli anni Ottanta e Novanta ha metanizzato la Sicilia all’ombra di Cosa nostra.
Ad agosto, per la prima volta, le autorità del principato di Andorra avevano collaborato con la magistratura italiana, permettendo di bloccare soldi e gioielli contenuti in alcune cassette di sicurezza. Il collegio del riesame di Palermo ha ritenuto insufficiente il provvedimento del gip e venerdì ha accolto la richiesta di dissequestro avanzata dagli avvocati Alberto Polizzi ed Ernesto D’Angelo che assistono Maria D’Anna e le figlie Monia e Antonella.
Secondo la procura, le eredi Brancato avevano nascosto in tutta fretta un tesoretto ad Andorra già a maggio di 3 anni fa, contestualmente al maxi sequestro da 48 milioni di euro.