Volevano immediatamente il “pocket money” e alla risposta negativa da parte degli operatori del centro di prima accoglienza di Caltagirone, è successo il finimondo. I carabinieri hanno arrestato due maggiorenni stranieri e denunciato cinque minori, tutti ospiti del centro di prima accoglienza.
I cinque non hanno esitato a sradicare dai muri alcuni estintori iniziando a distruggere le suppellettili presenti nel centro calatino. Le operatrici della struttura sono state aggredite, minacciate con dei cocci di bottiglia e obbligate a non lasciare i locali del centro.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che dopo una violenta colluttazione hanno arrestato i due maggiorenni e denunciato gli altri cinque minori di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Sono tutti ritenuti responsabili di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza su cose e persone, lesioni personali e danneggiamento.
Le due operatrici aggredite sono state medicate all’ospedale di Caltagirone dove i medici hanno riscontrato distorsione cervicale, trauma cranico minore e stato d’ansia reattivo con prognosi di dieci giorni. Per gli arrestati si sono aperti i cancelli del carcere di Caltagirone.
Maria Chiara Ferraù