San Cono (Ct): aggressione a minori stranieri, la risposta della cooperativa San Francesco

Non si ritiene sia giustificabile un atto cos efferato, qualunque siano i motivi che hanno portato a dei dissidi tra la popolazione locale e i migranti ospiti all’interno del territorio. Né tantomeno sono accettabili i commenti scaturiti contro la cooperativa che gestisce il centro di accoglienza”. Questo il commento in merito all’aggressione subita da quattro minorenni stranieri ospiti del centro di prima accoglienza di San Cono e di San Michele di Ganzaria, nel catanese.

Il sindaco di San Cono, Nuccio Barbera, aveva dichiarato che la operativa non avrebbe adottato provvedimenti per superare le criticità riscontrate. “Si precisa che venerdì 19 agosto – scrive in un comunicato la cooperativa San Francesco – ossia il giorno prima del tragico evento, due migranti egiziani ospiti dello Sprar di San Cono che avevano procurato dissidi nei giorni scorsi, sono stati trasferiti in un’altra struttura, in un trasferimento peraltro concordato con lo stesso sindaco. La cooperativa – prosegue il documento – si è impegnata nelle scorse settimane ad avviare dei processi di integrazione con il territorio che hanno visto protagonisti i migranti del CPA di San Michele in una giornata di volontariato sociale con la pulizia del parco Arena e a seguire un momento conviviale con la popolazione locale.”

La cooperativa San Francesco sottolinea inoltre come non si siano mai verificati degli episodi di discriminazione e razzismo nei confronti degli ospiti delle strutture di prima e seconda accoglienza “anzi, esistono dei casi in cui l’integrazione si è sviluppata in maniera talmente forte da poter parlare di vere e proprie forme di eccellenza di integrazione”.

“Già dal 2014 – prosegue la cooperativa – nel comune di San Cono è presente una struttura di seconda accoglienza (sprar) gestita dalla stessa cooperativa, e mai si sono creati precedenti di questo tipo con la popolazione locale, che anzi ha sempre dimostrato la massima collaborazione nei processi di integrazione dei migranti ospiti. Di sicuro quello che si è verificato è da considerarsi un caso isolato, peraltro ci auguriamo che gli abitanti di San Cono continuino a riaffermare la propria disponibilità e la propria apertura sui temi di accoglienza ed integrazione”.

Maria Chiara FErraù

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