Catania: sparatoria a San Giorgio, poliziotti salvano una giovane in ostaggio

Violenta sparatoria questa notte nel quartiere San Giorgio a Catania. Antonino Torrisi, 38 anni, armato di un fucile illegalmente detenuto, ha iniziato a sparare contro i familiari e alcuni vicini di casa.

Erano circa le 2 del mattino quando diverse telefonate hanno allertato gli agenti delle volanti che sono giunti sul posto. All’ingresso dello stabile sono stati guidati dalle macchie di sangue che sulle scale hanno portato al luogo della sparatoria.

L’attenzione degli agenti è stata attratta da una donna ferita che implorava aiuto, urlando che all’interno dell’appartamento del vicino si trovava un uomo armato di fucile che stava tenendo in ostaggio la giovane figlia.

All’interno dell’appartamento c’erano due persone ferite. Facendo scudo col proprio corpo contro la porta dell’appartamento in cui si era asserragliato Torrisi, armato. Più avanti nel corridoio gli agenti hanno trovato un uomo riverso in un lago di sangue che aveva una profonda ferita subito apparsa grave anche ai sanitari del 118 intervenuti sul posto.

Dalla porta dell’appartamento in cui si trovava Torrisi, intanto, gli agenti continuavano a sentire le richieste di aiuto della ragazza tenuta in ostaggio. È così iniziata una trattativa delicata tra i poliziotti e Torrisi che si rifiutava di rispondere ai continui appelli degli agenti che hanno tentato fino all’ultimo di farlo ragionare

I silenzi dell’uomo e il pianto disperato della ragazza hanno fatto temere per la vita dell’ostaggio. Ma alla fine gli agenti, indossati i giubbotti antiproiettile, hanno effettuato un blitz nell’appartamento attraverso il balcone comunicante con quello dell’appartamento vicino.

Dalle fessure di una serranda del balcone uno degli agenti intervenuti ha visto Torrisi con il fucile ancora in mano. Accortosi della presenza del poliziotto, l’arrestato gli ha rivolto contro il fucile costringendo l’agente ad aprire il fuoco. Torrisi non è stato ferito e si è precipitato ad una finestra puntando l’arma contro i poliziotti che, a quel punto, hanno sparato ferendolo in una parte non vitale.

Dopo pochi secondi Torrisi è stato neutralizzato e la minorenne messa in sicurezza e allontanata dall’appartamento. Il fucile utilizzato da Torrisi era un’arma clandestina con la matricola abrasa.

I feriti, quattro compreso lo stesso Torrisi, sono stati medicati all’ospedale dove sono giunti scortati dagli agenti delle volanti. Nessuno dei feriti versa in pericolo di vita.

Le cause del gesto sono ancora da chiarire, ma pare che si sia trattato di un raptus improvviso, un gesto di follia che grazie all’intervento dei poliziotti non si è tramutato in una vera e propria carneficina.

L’uomo, arrestato, si trova piantonato in un letto d’ospedale a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio plurimo, detenzione illegale di arma da sparo clandestina e munizioni e di sequestro di persona.

Maria Chiara Ferraù

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