Regione: rifiuti a Torino, il no dai 5 stelle piemontesi

Mentre la regione siciliana si prepara a inviare la prima partita di rifiuti verso Genova e da lì a Torino e dopo il sì dal presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, arriva il no dei Cinque stelle con il sindaco di Torino, Chiara Appendino.

Gli autocompattatori dovrebbero viaggiare via mare, ricorrere al treno è troppo costoso e richiede troppo tempo, verso Genova e da lì a Torino per raggiungere l’inceneritore, quello che in Sicilia non c’è. “Questa soluzione – aggiunge – risolverebbe i problemi dei comuni del Palermitano, nelle more che Rap (società che oltre alla raccolta gestisce la discarica nel capoluogo siciliano, ndr) si rimetta a regime. Si era valutata la possibilità di spedire i rifiuti con le ferrovie, ma avrebbe richiesto 15 giorni. Pensiamo di avere entro domani un quadro molto definito della situazione, che presenta miglioramenti in quasi tutte le province, tranne alcune zone del Palermitano e parte dell’Agrigentino”.

Oggi arriva il no dei grillini piemontesi. “Ci siamo sempre opposti al ‘pendolarismo dei rifiuti’ – spiega Giorgio Bertola, capogruppo M5S in Regione Piemonte – ricordiamo inoltre che al Gerbido, ad oggi, vengono inceneriti anche rifiuti provenienti dalla Liguria. È inaccettabile che il Piemonte si trasformi nella pattumiera delle regioni italiane”.
“Si rimane sorpresi per la posizione del M5s di Torino, riguardo l’invio dei rifiuti da parte della Sicilia”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “L’intesa con la Regione Piemonte, globalmente, prevederebbe l’invio di 15.000 tonnellate di rifiuti che equivalgono a 2 giorni e mezzo di totale conferimento della Sicilia. Stiamo valutando l’ipotesi di inviare complessivamente soltanto 3000 tonnellate, che sicuramente non sconvolgono gli impianti di Torino né creano alcuna emergenza alla città, considerando che i rifiuti sono destinati non alla discarica ma a un termovalorizzatore. Spero che il Movimento 5 stelle siciliano, – conclude Crocetta – che ha chiesto di mandare fuori Regione i rifiuti, malgrado le mie perplessità poiché avevo previsto queste indisponibilità nordiste, si mobiliti a difesa della Sicilia”. Contro il “turismo dei rifiuti” a Sala d’Ercole si erano però registrati voci anche dalla maggioranza. Come quella del deputato Antonio Malafarina che ha chiesto l’audizione in Aula dell’assessore al ramo e del presidente della Regione per riferire sula situazione siciliana.

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