Si è chiuso in quattro giorni il cerchio attorno all’omicida della 76enne Angelina Cantarella di Aci Bonaccorsi, pensionata, nubile, assassinata lo scorso 20 giugno nel centro del catanese. I carabinieri hanno fermato un romeno di 26 anni.
A dare l’allarme erano stati i familiari dell’anziana che non rispondeva alle numerose telefonate. I carabinieri della stazione catanese di Viagrande l’hanno ritrovata senza vita riversa per terra in un casolare di via Vittorio Veneto, dove la donna soleva coltivare l’orto. La salma è stata trasferita all’ospedale Garibaldi per l’autopsia disposta dalla procura della repubblica di Catania.
I medici legali hanno escluso ogni ipotesi di morte accidentale e i carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini. Le attenzioni si sono riversate sul nucleo familiare della vittima e sulle persone a lei più vicine. I militari hanno isolato ed evidenziato in particolare la figura di Florin Cardos, romeno incensurato di 26 anni residente a Trecastagni e domiciliato in un’abitazione di proprietà di un nipote della vittima, molto vicino ai familiari della Cantarella. Era solito svolgere dei lavori a favore degli stessi.
La sua fisionomia e la sua andatura sono apparse simili a quelle registrate dalle videocamere di sicurezza del territorio e dopo una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno rinvenuto le chiavi dell’abitazione e dell’auto della vittima nonché indumenti intrisi di sangue, un paio di orecchini e un portafoglio di dubbia provenienza.
Il giovane è stato fermato e ha poi ammesso le proprie responsabilità anche alla presenza dell’avvocato difensore confessando anche di aver rubato circa due mila euro e una carta Bancoposta all’anziana. Dopo le formalità di rito il fermato è stato associato al carcere di Catania piazza Lanza in attesa dell’udienza di convalida e dovrà rispondere di omicidio pluriaggrvato e furto in abitazione.
Maria Chiara Ferraù