San Giovanni La Punta (Ct): verso la collettiva “Attraverso parole”

Continua il connubio fortunato tra la fondazione La Verde La malfa di San Giovanni La Punta (Ct) e la galleria Michela Rizzo di Venezia. A due anni dalla prima collaborazione del 2014, si rinsalda il sodalizio lavorativo con la mostra collettiva “Attraverso parole”a cura di Giuseppina Radice.

La mostra sarà inaugurata, insieme alla presentazione del libro di poesie inedite di Elena La Verde “Abbracciare il tempo. 1951-2012” con testo critico introduttivo di Pasquale Maffeo, edito da Guida Editori, il prossimo 19 giugno alle 18.00 in occasione dell’ottavo anniversario della nascita dell’istituzione siciliana, presso la sede della fondazione.

IN esposizione i lavori di artisti di fama internazionale quali Fabio Mauri, Federico De Leonardis e Aldo Runfola che riempiranno di segno e di senso gli spazi espositivi attraverso una riflessione sul linguaggio tour court. “Le opere scelte per questa mostra – spiega la curatrice Giuseppina Radice – hanno come riferimento comune non solo l’utilizzo della parola, ma anche un’ambivalenza che me le fa apparire come un pregnante esempio di arte disattenta”.

Nel corso della conferenza di presentazione che si terrà sempre il 19 giugno alle 18.00 in fondazione verrà presentata anche la raccolta di poesia “Abbracciare il tempo. 1951-2012” di Elena La Verde, scritti dalla sua prima giovinezza fino agli ultimi anni della sua vita.

Pasquale Maffeo al riguardo scrive “apriamo il suo libro, guardiamolo dentro, esploriamo se e come nel crescere si aggreghi a prendere forma, assuma toni e cromie, slarghi in occhiate contemplative di interconnesse vicende. Giunti in fondo, il dato connotativo che balza a sorprenderci è che siamo davanti a una pronuncia adulta e sorvegliata, a un dettato che obbedisce alla necessità di un dire teso sul filo della memoria a disegnare un diario dell’anima, un journal non pedissequamente quotidiano che a intervalli ritrova i giorni epifanici di rivelazioni e sortilegi aurorali. Mai gratuita, la sua poesia si nutre di domande eterne, d’imperativi assoluti, di sondaggi che scienza e pensieri di ciascun uomo e ciascuna donna, coltivati o incolti che siano, non possono e non devono eludere.”

Maria Chiara Ferraù

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