Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi che ha subito ieri notte un attentato intimidatorio e rimasto salvo grazie all’auto blindata e all’intervento della sua scorta e degli agenti del commissariato di Sant’Agata di Militello (Me) prosegue la sua lotta alla mafia.
“Non mi fermerò” ha dichiarato Antoci. Già nel gennaio del 2015 Lumia, senatore del Pd e componente della commissione antimafia, aveva presentato un’interrogazione sulla mafia dei Nebrodi chiedendo il sostegno alle azioni di legalità portate avanti dal presidente Antoci. “Oggi – dichiara Lumia – ho presentato un’altra interrogazione, più approfondita, in cui spiego nei particolari la presenza di Costa nostra nel territorio e gli affari delle famiglie mafiose, facendo tutti i nomi e i cognomi dei boss: Galati, Giordano, Bontempo Scavo, Mignacca, i Batanesi, Conti Taguali, Costanzo, Foti Belligambi”.
Al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, Lumia chiede “quali forme di protezione intenda intraprendere per salvaguardare l’azione di Antoci alla guida del Parco dei Nebrodi e metterlo nelle condizioni di continuare il suo prezioso operato; se ritenga opportuno dispiegare sulla zona dei Nebrodi una presenza stabile di tipo militare attraverso i reparti speciali già sperimentati in luoghi dalle medesime caratteristiche dei Nebrodi, al fine di garantire un efficace presidio del territorio”.
L’interrogazione integrale : http://www.giuseppelumia.it/2014/nebrodi-agguato-ad-antoci-e-guerra-e-guerra-sia-il-lungo-elenco-dei-boss/