Uno scafista somalo è stato arrestato a Messina dagli agenti della polizia di Stato in collaborazione con la guardia di finanza. Ieri mattina intorno alle 13.30 ha ormeggiato al porto di Messina la nave della guardia di finanza Monte Cimone con a bordo 237 extracomunitari recuperati nel canale di Sicilia dal pattugliatore Dattilo della guardia costiera.
In particolare, i migranti sono stati soccorsi in mare in due diversi eventi, il primo dei quali ha riguardato un gommone intercettato in acque internazionali con 105 migranti a bordo, tra cui 27 minori, tutti di nazionalità sub sahariana. Già in questa occasione è stato individuato il possibile scafista somalo di età dichiarata di circa 18 anni.
L’individuazione è stata confermata grazie alla successiva attività investigativa congiunta svolta dalla finanza insieme alla polizia di Stato, sotto la direzione della procura di Messina. Il giovane, Ali Mohammed, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è stato ritenuto responsabile della traversata. I migranti hanno raccontato di essere stati sottoposti a gravi e ripetute violenze e minacce, anche con uso di armi, al momento in cui sono stati condotti dai trafficanti presso i luoghi di imbarco in Libia e fatti salire sui natanti e qualcuno di loro sarebbe anche stato ucciso. In merito a questo sono ancora in corso ulteriori accertamenti.
Maria Chiara Ferraù