Milazzo (Me): non passa la mozione del consigliere Magistri sugli interventi al castello

Il consiglio comunale  di Milazzo (Me) ha respinto con 13 voti contrari e 10 favorevoli la mozione del consigliere Simone Magistri con la quale si richiedeva l’utilizzo dei fondi a destinazione vincolata derivanti dai ticket d’ingresso per interventi di pulizia e manutenzione del castello in vista dell’ormai prossima stagione estiva.

Una somma pari a circa 120.000 euro, immediatamente spendibile – ha affermato il consigliere, deluso per l’esito del voto – di cui peraltro la Giunta già con una delibera dello scorso agosto aveva disposto l’utilizzo immediato per la pulizia del maniero, invero mai avvenuta.

Le forze politiche di maggioranza hanno ritenuto di non condividere la proposta del rappresentante della minoranza che ha invece raccolto il supporto degli altri consiglieri di opposizione: Forza Italia, Udc, liste civiche “Città attiva”, “Milazzo Futura” e “Fai partire il cambiamento”.

E’ stata invece rinviata a questa sera l’altra mozione presentata sempre da Magistri relativa alla mancata nomina della consulta dell’ambiente, dopo un acceso dibattito tra rappresentati della maggioranza e dell’opposizione ed a seguito dell’intervento dell’assessore all’ambiente Damiano Maisano il quale ha informato l’aula di aver già formulato un atto di indirizzo agli uffici per la ricomposizione di tale organo e che dunque “la mozione diventava superata”.

In apertura di seduta da registrare un intervento del consigliere Pippo Midili che ha chiesto al presidente del consiglio Gianfranco Nastasi di convocare una seduta straordinaria ed urgente dei lavori per discutere della situazione economico-finanziaria dell’ente. “Le ultime notizie – ha detto Midili – parlano di un debito di 42 milioni di euro e quindi ritengo che sia opportuno che le forze politiche siano informate di cosa l’Amministrazione voglia fare, anche in virtù del fatto che giorno 3 maggio è prevista la vendita all’asta dei Molini Lo Presti. Non vorremmo che la città fosse privata di questo bene e poi si ritrovi ugualmente in dissesto, come si paventa”.

Al consigliere ha risposto il sindaco Giovanni Formica spiegando che “è stata completata la ricognizione delle somme attive e passive da inserire nei bilanci. Con grande sorpresa abbiamo scoperto dell’esistenza di una forte criticità sul fronte dei debiti fuori bilancio. Sapevamo che c’erano delle somme da dover riconoscere, ma non in tale misura visto che nel 2011 si parlava di appena 4 milioni e mezzo e anche lo stesso organo straordinario di liquidazione aveva immaginato somme inferiori. Si tratta per lo più di condanne relative alle vertenze legali nate dopo gli espropri per la realizzazione dell’asse viario (anni 80-90) che nel corso degli anni sono stati notificati al Comune e che quindi non lasciano dubbi sulla riconoscibilità da parte del Consiglio comunale visto che provengono da sentenze. E’ chiaro che adesso occorre prendere delle decisioni che saranno adottate a strettissimo giro col coinvolgimento delle forze politiche presenti in Aula. Quanto ai Molini l’Amministrazione, come già annunciato, è impegnata a salvarli dalla svendita”.

Rodrigo Foti 

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