Si apre una nuova fase dell’associazionismo delle imprese in Sicilia con la nascita della PMISicilia che sostituirà tutte le sedi provinciali e territoriali dell’isola.
PmiSicilia riunisce le rappresentanze territoriali sotto un’unica sigla, rinnova le cariche ed apre ad una nuova fase. Il presidente regionale è stato eletto Roberto Biscotto, attuale vice presidente nazionale PmiItalia che prende il posto di Marcello Candela, nominato presidente onorario. Alla carica di vice presidente vicario è stato designato Umberto Terenghi.
A rappresentare i territori provinciali saranno:Massimo Celano e Rita Giardina (Agrigento), Carmelo Aristia, Davide Rabito e Salvatore Adamo (Catania), Filippo Meli (Enna), Tommaso Bellinghieri e Giuseppe Oliva (Messina), Andrea Terenghi (Palermo), Andrea Providenza, Gianluca Mallo e Giuseppe Mamo (Ragusa), Carmelo Cavarra, Gianluca Fazio e Salvo Ginetti (Siracusa) e Saverio Stellino (Trapani).
PmiSicilia riparte con un consolidato di oltre duemila soci ed è aperta a tutte quelle associazioni d’impresa che non hanno una rappresentanza regionale e nazionale. E’ stato inoltre ribadito il forte sostegno alla lotta contro la mafia e l’illegalità, già concretizzato con l’adesione di pmiSicilia, nel gennaio del 2013, al decalogo dell’associazione antiracket “LiberoFuturo” e la firma del protocollo di legalità. Il neo presidente di pmiSicilia Roberto Biscotto ha ringraziato tutti i soggetti con i quali è stato avviato questo nuovo percorso e ha evidenziato i temi sui quali l’associazione solleciterà la politica regionale.
“Chiediamo – dice Biscotto – attenzione sulle infrastrutture (rete stradale efficiente, incentivazione del traffico aereo, ridefinizione della rete ferroviaria, un sistema portuale organizzato, l’intermodalità nei trasporti), banda larga e fibra ottica in tutto il territorio regionale; diminuzione del peso della burocrazia e lotta alla corruzione, recepimento della riforma Madia e diffusione del digitale in tutta la P.A. siciliana; miglioramento dell’accesso al credito (maggiore rapidità nella gestione del credito da parte del sistema bancario, gestione efficiente dei fondi europei, riattivazione delle linee di credito agevolato da parte della Regione quali Crias, Irfis, Artigiancassa, legge regionale 11/2005 sui Confidi, etc.); tutela del prodotti agroalimentari locali”.
“PmiSicilia – aggiunge il vice presidente Terenghi – vuole tutelare le piccole e medie imprese, in particolare le micro che hanno meno di 10 dipendenti (la media in Sicilia è di 2,2 dipendenti per azienda). I piccoli imprenditori sono quelli che, mentre tutti si lamentano della situazione economica, investono, innovano, promuovono, commercializzano e portano a casa i risultati. Se il nostro Paese ha ripreso a crescere ed ha ricchezza è proprio grazie agli investimenti e agli sforzi di queste persone e non certo grazie alle manovre di questi o quei governi. E’ una maggioranza silenziosa che regge la nostra economia ma di cui nessuno si è fatto portavoce. Da oggi – conclude Terenghi – la loro voce si chiama pmiSicilia”.