A Modica, centro in provincia di Ragusa, nasce un progetto per liberare dal traffico il centro storico. Da un’idea dello studio Pluchino sarà dato vita ad un progetto avveniristico in grado di decongestionare il centro storico della cittadina e renderlo più sicuro e vivibile, nel pieno rispetto dei vincoli urbanistici.
Si tratta di un cavalcavia adiacente all’attuale via Nazionale, con una rampa d’accesso che consentirebbe di smistare il traffico in entrata e in uscita dal centro storico, eliminando l’incrocio tra le due vie che costituisce oggi un punto critico per gli automobilisti.
Nell’idea progettuale, dalla rampa si diparte una campata che, descrivendo una semi curva si innesta nel tratto superiore di via Nazionale. Sotto il cavalcavia, una rotatoria consentirebbe il deflusso delle auto da e per la via Tirella. Prevista anche una razionalizzazione degli spazi adiacenti alla via Nazionale con scale di accesso pedonali, marciapiedi e parcheggi.
Una soluzione “rivoluzionaria” che migliorerebbe di molto la fluidità del traffico e i tempi di percorrenza, con grandi vantaggi per l’ambiente e i cittadini. Il progetto comprende la sistemazione e il recupero dell’area circostante, la rampa d’accesso sostenuta da una struttura di piloni ad arco in calcestruzzo, rivestito in pietra calcare tipica locale che richiamano i portici ricorrenti nel tessuto architettonico della città di Modica, che offrirebbero ampi spazi utilizzabili come parcheggi o per il transito dei pedoni.
Secondo il progettista, l’ingegnere Pluchino, si tratta di “un’opera prioritaria per decongestionare Modica e guardare al futuro, allo sviluppo, mantenendo intatto il centro storico e i vincoli urbanistici e al contempo eliminare il degrado attuale della zona. La nostra città ha bisogno di grandi opere infrastrutturali nel rispetto della sua storia, della sua urbanistica e della sua cultura”.
Il progetto di massima, illustrato in anteprima lo scorso novembre al sindaco, alle autorità cittadine e ai rappresentanti degli operatori economici, ha riscosso unanimi consenti e forti apprezzamenti. L’amministrazione comunale dovrebbe ora valutare le concrete possibilità di tradurre l’idea progettuale in un progetto preliminare, attraverso un incarico fiduciario che consentirebbe di cogliere l’opportunità dei bandi Ue previsti dalla programmazione 2014-2020.
Maria Chiara Ferraù