Nuovi problemi giudiziari per il parlamentare regionale Pippo Gennuso. A lui la procura di Siracusa contesta il reato di corruzione elettorale, lo stesso contestato anche al suo collaboratore Walter Pennavaria e a Gianni Cassarino.
Secondo la procura che ha chiuso le indagini sulle amministrative del 2013 a Rosolini, Gennuso avrebbe offerto a Cassarino 6 mila euro in tre assegni da 2 mila euro ciascuno, per il sostegno alla lista in cui era candidato il fratello. Come garanzia, Gennuso avrebbe preteso da Cassarino 3 assegni postdatati dello stesso importo.
Al termine delle elezioni Cassarino poi avrebbe dimostrato di aver portato voti alla lista di Gennuso intascando gli assegni. GEnnuso, però, non sarebbe stato di parola e avrebbe incassato gli assegni ricevuti a titolo di garanzia, così Cassarino ha denunciato tutto alla Procura e a sua volta è stato querelato dal parlamentare regionale che sostiene di aver ricevuto quegli assegni come corrispettivo di un prestito.
Maria Chiara Ferraù