La procura ha avviato un’indagine sulle mancanze quanto meno sospette di 70 infermieri degli ospedali Papardo – Piemonte di Messina, tutti nello stesso giorno. Era il 31 luglio del 2015 quando i due ospedali rimasero a corto di personale sanitario, assentatosi ufficialmente per malattia e infortunio.
Un inconveniente che ha messo in ginocchio l’attività di assistenza ai pazienti. Il Nas di Catania, su disposizione della Procura, ha sequestrato la documentazione relativa alla timbratura, alle assenze, alle visite fiscali effettuate e non riscontrate, ai controlli incrociati presso l’Inps sui certificati trasmessi dal medico curante.
Il 31 luglio mancavano 70 infermieri come detto e da indagini incrociate è emerso che almeno 5 di loro, quello stesso giorno, risultavano in malattia per l’ospedale, ma effettuavano il turno “incentivato” al 118, percependo così una retribuzione aggiuntiva.
La direzione aziendale dell’ospedale Papardo-Piemonte di Messina ha avviato un’indagine interna e segnalato al consiglio di disciplina, fino ad oggi, sei dipendenti, tra cui anche un direttore sanitario di presidio.
Maria Chiara Ferraù