Messina: surfisti a Capo Peloro, servono più controlli
Ancora una volta i divieti imposti dal regolamento della riserva naturale orientata Laguna di capo Peloro, sono stati infranti. Due surfisti sono stati notati nelle acque di lago Faro nella giornata di ieri. Un episodio grave visto che in quelle acque vige il divieto di praticare qualsiasi attività sportiva.
Lo scorso 13 gennaio erano stati scoperti dei pescatori di frodo nelle acque del lago Ganzirri.A segnalare la presenza dei surfistii sono stati alcuni cittadini che hanno informato il personale preposto alla salvaguardia della riserva di cui la città metropolitana è ente gestore. Sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri.
All’arrivo dei pubblici ufficiali, però, i surfisti si erano già dileguati non lasciando alcuna traccia della loro presenza, testimoniata da alcune foto scattate da testimoni e trasmesse alla direzione ambiente di palazzo dei Leoni.
Proprio per salvaguardare la preziosa riserva, incastonata in un paesaggio unico, la direzione Ambiente ha previsto un sistema di videosorveglianza costante nella laguna di Capo Peloro per prevenire e combattere fenomeni di illegalità che possano compromettere il futuro dell’area protetta.
Il lago Faro è meta di ricercatori di biologia marina provenienti dalle diverse università italiane e straniere e viene utilizzato come laboratorio di ricerca scientifica grazie alle sue peculiarità che lo rendono unico al mondo.
Il commissario straordinario dell’ex provincia oggi città metropolitana di Messina, Filippo Romano, per garantire un servizio di controllo dei luoghi, ha previsto nei prossimi giorni un incontro con i soggetti istituzionali interessati all’azione di vigilanza.
Maria Chiara Ferraù