Domani lo chef Pino Cuttaia presenterà il suo libro “Per le scale di Sicilia” presso Farm cultural park di Favara nell’agrigentino.
“C’è un ingrediente che non manca mai nei miei piatti e che consente di riconoscerli. Il mio ingrediente segreto è la memoria. Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria. Ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia”. Comincia così il primo libro dello chef CUttaia, edito da Giunti.
“Per le scale di Sicilia” è la narrazione in forma verbale e fotografica dell’esperienza umana e professionale del cuoco di Licata che è riuscito ad attirare l’attenzione della critica gastronomica più qualificata, raggiungendo le due stelle Michelin con il suo ristorante La Madia.
Per questi motivi lo chef Cuttaia ha accolto con piacere l’invito di Farm per incontrare appassionati di enogastronomia e lettori in un luogo che rappresenta un’eccellenza nata in Sicilia e diventata una delle mete turistiche più affascinanti per appassionati di arte contemporanea. A discutere del libro con lo chef di Licata saranno Andrea Bartoli tra i fondatori di FARM e Francesco Lauricella, autore dei racconti.
Il libro dello chef siciliano Pino Cuttaia ha inaugurato la direzione scientifica dell’enogastronomia Giunti da parte di Marco Bolasco. Quello Giunti gli dedica è un volume particolare, che rinnova la formula della monografia d’alta cucina.
Oltre alle ricette, racconti e appunti dello chef, una narrazione valorizzata da emozionanti fotografie di paesaggi, luoghi, persone, mestieri… alternate ad altre che svelano la personalità dello chef e a quelle che illustrano l’attività frenetica nella cucina de La Madia. Ne emergono il ritratto di un vero protagonista della scena gastronomica internazionale e la (ri)scoperta di un territorio di grandissima bellezza e autenticità.
“Volevamo raccontare un’altra storia: quella di un cuoco che interpreta il proprio contesto dando voce attraverso di sé a tutti coloro che fanno parte della sua cucina, a vario titolo” commenta Marco Bolasco. “Quella di Pino Cuttaia è una storia esemplare è bellissima: una Sicilia di gesti, di terra e di vita. Siamo felici di poter aprire un nuovo sguardo sull’enogastronomia, in Giunti, partendo da Sud con questo progetto che è più di un semplice libro”.
Maria Chiara Ferraù