Torna in scena il 29 dicembre al Teatro Trifiletti di Milazzo “Adesso o mai più”, lo spettacolo rock in due atti con band, ensemble di danza e cantattori dal vivo liberamente tratto da “Rent: No day but today” di Jonathan Larson (1996) e da “La Bohème” di Giacomo Puccini, prodotto dall’associazione milazzese “Buona la Prima” in collaborazione con i Rodgers & Hammerstein. Sempre a lavoro la giovane realtà siciliana, composta da appassionati di teatro musicale, che dal 2013 coinvolge talenti nei campi della musica, canto, teatro e danza per mettere in scena opere teatrali complete, godibili e ambiziose. In stretta collaborazione con una compagnia teatrale in continua evoluzione – i R&H, appunto – “Buona la Prima” lavora costantemente sulla preparazione di tutte le figure artistiche, dai membri della direzione creativa ai componenti dell’ensemble di danza, dai cantattori ai musicisti della band. Il risultato è una rigorosa ed energica armonia delle parti, che opera all’unisono per dar vita al “musical theatre”, lo spettacolo totale, la più autentica e originaria delle forme drammaturgiche. Dopo il successo del tour estivo del 2014, che ha registrato il tutto esaurito con diverse repliche nei teatri e nelle scuole di Milazzo e Messina, Buona la Prima ripropone il celebre musical teatrale ripercorrendo, corredate da nuova luce, le frustrazioni, gli amori e i dolori di quel gruppo di giovani artisti e musicisti dei quartieri dell’Alphabet City di New York, che a fine anni ’90 vivono all’ombra di AIDS, droga, disoccupazione ed altri mali generazionali. Nel secondo “Adesso o mai più” riecheggia più vivida La Bohème di Giacomo Puccini, più stretta è l’aderenza all’ispirazione primaria, che Larson trae dall’opera di fine ‘800, meglio definiti sono i personaggi del drammatico e suggestivo testo scenico. Marco Gitto, regista e presidente di Buona la Prima, torna sul testo perché “c’è ancora molto da dire sul musical che ha portato una ventata d’aria fresca a Broadway”, e che già nella sua prima versione vinse un Premio Pulitzer per il Teatro e un Tony Award come Miglior Musical ed ebbe in seguito un grandioso successo, non ancora sopito, nei teatri di tutto il mondo. Più serrata questa regia, più intenso e deciso il casting (con quattro nuovi attori su otto), più originali le coreografie dell’ensemble di danza diretto da Sharon Nicosia (con 3 nuovi membri su 5), più asciutte e caratteristiche le scenografie che ci riportano direttamente nei sobborghi americani di quell’epoca. La band di musicisti, diretta ancora una volta da Giuseppe Guerrera, accompagnerà dal vivo con note ora speranzose ora amare e disilluse, le vite di questi ragazzi squattrinati, lo strazio per le morti premature, le continue umiliazioni per la felicità negata. Si tratta di una storia cruda ed emozionante, un viaggio nel degrado e nella disperazione, che il cast racconta con vivida sensibilità, interpretandone i messaggi universali: il tempio dell’amore vissuto in ogni forma (“Measure your life in love”), il potere salvifico dell’arte davanti ad una società di anti-valori, le spinte contraddittorie, che connotano la difficile età della gioventù tra paure e speranze, dolori e coraggio. Parte degli introiti relativi alla serata del 29 novembre saranno devoluti per la ricerca alla LILA (Lega Italiana per la Lotta all’Aids).
Rodrigo Foti