Cinque persone in manette per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Si è conclusa così a Catania l’operazione denominata Ticket condotta dagli agenti della Polizia di Stato che hanno eseguito le ordinanze su delega della procura di Catania.
Le manette sono scattate ai polsi di: Giuseppe Saitta, inteso “bimbo”, 47 anni, pregiudicato; Gianni Greco, pregiudicato 32enne, già in carcere per altro reato; Luciano Testa; pregiudicato 35enne anche lui già in carcere per altra causa; notifica in carcere anche per Guido Acciarito, 35 anni, pregiudicato e Antonio Testa, 43enne pregiudicato già ai domiciliari per altra causa.
I cinque facevano parte di una banda dedita allo spaccio di droga, con l’aggravante di essere un’associazione armata. Le indagini erano state avviate a settembre del 2011 ed è emersa l’esistenza di un’associazione criminale diretta ed organizzata da Giuseppe Saitta e divisa in due gruppi.
Gli arresti di questa notte:
Il primo gruppo operava nei quartieri della zona nord di Catania e nei comuni di Misterbianco, Paternò e Augusta (Sr). Alla guida c’era Guido Acciarito. Il secondo gruppo, invece, guidato da Gianni Greco e Luciano testa, gestiva lo spaccio di droga fino a Taormina e Giardini Naxos nel messinese.
Le intercettazioni hanno consentito agli investigatori di appurare come i due gruppi operassero insieme nella fase dell’acquisto di droga rivolgendosi entrambi ad Antonio Testa. Nella fase successiva dello spaccio, poi le due fazioni operavano separatamente, ognuna nella zona di competenza. I proventi, però, confluivano in una cassa comune. Ad avvalorare tutto questo c’è il fatto che gli indagati appartengono a diverse organizzazioni criminali: Pillera-Puntina (Saitta), Santapaola-Ercolano (Testa) e Mazzei (Acciarito).
Il gruppo utilizzava un linguaggio cifrato per celare le attività criminali. “Ragazze” e “biglietto” erano i termini utilizzati per designare la droga, da qui il titolo dell’operazione.
Nel video una parte di intercettazioni telefoniche:
A novembre del 2011 Testa era stato arrestato perché trovato in possesso di circa 3 kg di marijuana. Ora è stato sequestrato un fucile calibro 12 a canne mozze con munizioni, riconducibile a Gianni Greco, come emerso da intercettazioni telefoniche. L’uomo, mentre era in questura ha telefonato alla moglie, come si sente in questo video della Polizia di Stato, chiedendole di disfarsi del fucile che era nascosto sotto un freezer e che è stato ritrovato dagli agenti nel cassonetto della spazzatura.
Sentite l’intercettazione della telefonata di Greco alla moglie:
Saitta, invece, è stato trovato oggi in possesso di una pistola Beretta con matricola abrasa e colpo in canna ed un altro caricatore fornito per un totale di 32 cartucce. Il ritrovamento nel panificio di sua proprietà. Per questo Saitta è stato anche denunciato per il reato di detenzione, porto illegale di arma clandestina con relativo munizionamento e ricettazione della stessa. Saitta e Testa sono stati associati rispettivamente nei carceri di Bicocca e piazza Lanza a Catania, dove resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Maria Chiara Ferraù