Giovedì prossimo alle 15.00 il castello Gallego di Sant’Agata di Militello, centro in provincia di Messina, ospiterà il seminario dal tema: Monumental trees, the roots of Europe.
La partecipazione all’evento darà ai dottori agronomi e forestali che vi parteciperanno, dei crediti formativi. L’evento è stato organizzato dall’Ente Parco dei Nebrodi con il supporto del Centro Interdipartimentale di Ricerche sull’Interazione Tecnologica e Ambiente, dall’università di Palermo, dal dipartimento regionale dello Sviluppo rurale; dall’Ente Parco delle Madonie, dalla fondazione Ecosistemionlus, in collaborazione con D.B.I. srl e del Gal Val d’Anapo, agenzia di sviluppo degli Iblei con il patrocinio dell’assessorato regionale Territorio e ambiente, Federparchi, la federazione regionale ordini dei dottori agronomi e forestali della Sicilia e il coordinamento regionale dei periti agrari.
Nel corso del pomeriggio si terrà un dibattito che sarà un confronto tra ricercatori, esperti di organismi nazionali, regionali e tecnici di amministrazioni pubbliche e private, sulla gestione, conservazione e valorizzazione degli alberi monumentali e dei boschi vetusti.
Questi alberi, che hanno attraversato indenni le vicende storiche della nostra isola, oggi sono minacciati dai cambiamenti climatici,dall’alterazione delle
condizioni vegetative e fitosanitarie e dal persistere di minacce varie come la presenza di specie legnose alloctone a carattere invasivo, l’azione di scavo dei suidi, ecc.
Il problema della corretta gestione di questo straordinario patrimonio vegetale appare estremamente complesso e deve essere affrontato in modo globale, secondo un approccio che tenga conto di numerosi aspetti, come la biologia degli individui delle specie monumentali, l’ambiente in cui sono localizzati e le attività umane compatibili con la loro conservazione e valorizzazione. Le conclusioni sono affidate a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi; Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi ed al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
I lavori si concluderanno con l’inaugurazione della mostra pomologica “Alla scoperta dei frutti ed ortaggi antichi”.
Maria Chiara Ferraù