Catania: convegno sull’internazionalizzazione della ricerca nell’alta formazione musicale

Dal 6 al 9 novembre Catania ospiterà il convegno sull’internazionalizzazione della ricerca nell’alta formazione artistica e musicale promosso dall’accademia di belle arti in collaborazione con il Miur e il Cnr.

Alle tre giornate di studio parteciperanno alcuni tra i maggiori esperti internazionali nel campo della ricerca artistica in ambito accademico: Henk Borgdoff (Royal Conservatory of The Hague – NL), Peter Dejans (Orpheus Institute – BE), Philippe Hardy (Ecole Européenne Supérieure d’Arts de Bretagne – FR), Rolf Hughes (Stockholm University of Fine Arts – SE), Julie Harboe (Zurich University of Fine Arts – CH), Anita Seppä e Mika Elo (Academy of Fine Arts Helsinki – FI), Elena Cologni (University of Cambridge – UK), Milton de Andrade (Universidade do Estado de Santa Catarina – BR), Kemal İskender (Mimar Sinan Fine Arts University, Istanbul – TR), sono i relatori stranieri che illustreranno le esperienze delle loro istituzioni e delle principali reti di ricerca.
Approfondiranno temi e problemi insieme a Daniela Bigi (Accademia Belle Arti Palermo), Giacinto Di Pietrantonio (Accademia Brera Milano, Direttore GAMeC Bergamo), Gino Gianuizzi  (Accademia Belle Arti Bologna), Leonella Grasso Caprioli (Conservatorio Vicenza e Presidente RAMI Ricerca Artistica Musicale Italiana) e Carlo Di Raco (Direttore Accademia Belle Arti Venezia).
Tra gli interventi, anche quello dell’artista Pino Pinelli che nell’occasione presenterà, insieme a Piero Mascitti, il documentario sulla sua ricerca artistica che Sky Arte HD gli ha dedicato.

Se, nello specifico, gli obiettivi del convegno sono di fare il punto sul ruolo odierno delle Istituzioni artistiche superiori nell’ambito della formazione dei futuri professionisti del settore artistico (curatori, artisti, addetti alla comunicazione visiva, graphic designer, musicisti etc.) e di cominciare a definire standard comuni sugli argomenti, gli scopi, le metodologie della ricerca artistica, in senso più ampio, il meeting intende porre l’accento su alcuni temi fondamentali per il mondo della cultura e dell’economia: come produrre cultura, come ridare dignità intellettuale all’artista, come far capire l’importanza del settore culturale, come sopperire all’atavica mancanza italiana di operatori culturali.

Come, in definitiva, diffondere una cultura della cultura. “L’incontro segna un punto di svolta per le Istituzioni artistiche superiori che entrano in una fase di profonda riorganizzazione, anche in Italia. Da loro ci si aspetta lo sforzo di riconfigurare la formazione culturale dei giovani, aiutandoli a non essere più solo consumatori, ma anche produttori, a maneggiare attivamente le nuove tecnologie, a farne strumento espressivo e lavorativo – afferma Gianpiero Vincenzo, coordinatore del convegno insieme ad Ambra Stazzone -. Le Accademie di Belle Arti sono chiamate a una sfida della quale stanno acquistando progressivamente consapevolezza – prosegue Gianpiero Vincenzo – e occorre urgentemente formare i creativi e operare per il riconoscimento della dimensione creativa nelle società contemporanee, piuttosto che discutere della commestibilità della cultura. In un momento storico in cui l’Italia registra un drammatico calo delle iscrizioni alle università, le Accademie d’arte registrano un aumento del 50% degli iscritti.

La ragione è che sono le uniche a formare forza lavoro nell’ambito creativo e talvolta ingaggiano una vera e propria lotta con le aziende per evitare che portino via gli studenti prima della laurea”.

Il convegno di Catania si configura così come un importante momento di riflessione per il settore culturale, ma anche per quello dell’istruzione e, più indirettamente, del mondo del lavoro e dell’economia in un Paese come l’Italia che se da un lato manca di una strategia nazionale per le industrie creative, dall’altro vede quasi il 20% della forza lavoro nazionale occupata nel settore creativo (dato: Symbola).

Per la prima volta tutto il variegato mondo della formazione artistica superiore si mette a confronto per condividere i metodi di lavoro e le best practices che caratterizzano la ricerca artistica nazionale e internazionale – dichiara Ambra Stazzone – ricerca intesa non semplicemente come percorso individuale dello studioso, dell’artista o del creativo che produce il suo lavoro individualmente ma in senso accademico, sistematico, interdisciplinare, con criteri e parametri condivisi internazionalmente e con un diretto legame con il sistema dell’arte e con il mondo del lavoro e dell’economia”.

“Il convegno ARTS AND RESEARCH è una delle ragioni per cui sono fiero di dirigere l’Accademia di Belle Arti di Catania – asserisce il Direttore Virgilio Piccari-. Finalmente siamo riusciti a organizzare un meeting che si avvale dell’intervento di personalità di rilevanza internazionale mettendo al centro i progetti di internazionalizzazione della ricerca che toccano i vari settori dell’arte”.
Sul tema, l’Accademia di Belle Arti di Catania ha creato già dal 2014, insieme alla Fausto Lupetti Editore, la collana ricercainaccademia che si propone di diffondere attivamente la cultura della ricerca artistica in Italia e di mostrare la qualità della riflessione culturale italiana all’estero.

In occasione del convegno sarà presentato il portale online artsandresearch.eu che raccoglierà le best practices nazionali e internazionali relative alla ricerca artistica e sarà pubblicato, sempre dalla Fausto Lupetti Editore, un ebook in italiano e in inglese con approfondimenti relativi al tema.
Già da ora è possibile consultare la pagina facebook del progetto.

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