Spazi piccoli o intere stanze di centinaia di metri quadrati. Sono i box messi a disposizione dalle aziende che offrono il Self Storage, un nuovo tipo di servizio destinato a privati e imprese per risolvere i problemi di spazio. In casa come in ufficio, infatti, oggi le esigenze di spazio non fanno che crescere, come diretta conseguenza dell’aumento dei beni posseduti. Così, le aziende d’oltreoceano hanno escogitato un modo innovativo, pratico e conveniente per far fronte al problema.
Partito dagli Stati Uniti, il trend si sta facendo strada anche nel nostro paese: interi edifici non utilizzati vengono ristrutturati e modernizzati per essere adibiti a tale uso esclusivo, con la predisposizione di box di dimensioni variabili per soddisfare le esigenze più varie (si pensi ad un caso come l’Expo: http://www.notizieinunclick.it/il-self-storage-ai-tempi-dellexpo).
Chi ha bisogno di un luogo in cui depositare i propri oggetti può affidarsi ad una ditta di Self Storage, scegliere uno spazio del metraggio desiderato e stabilire il periodo di tempo in cui utilizzarlo. Da quel momento l’affittuario deve preoccuparsi solo di pagare il canone di locazione, una quota abbastanza contenuta rispetto ad altre soluzioni più onerose.
Il vano preso in affitto è uno spazio totalmente privato, cui nessuno può accedere ad eccezione dell’affittuario, l’unico ad avere il codice segreto necessario per aprirlo. Tramite tale codice ha la possibilità di accedervi autonomamente, senza doversi rivolgere a nessuno e in qualsiasi momento della giornata (24 ore su 24), con un meccanismo di completa autogestione. Sono veri e propri depositi fai da te, la cui sicurezza è garantita da un sistema di protezione dotato di videosorveglianza e allarme.
A rendere il servizio ancora più completo si aggiungono gli altri vantaggi di cui gli affittuari possono usufruire: il sistema di trasporto andata e ritorno, il sistema di imballaggio dei beni e la possibilità di attivare un’assicurazione sul contenuto del proprio box.