“Capisco e condivido le vostre ragioni. Il ministero della Salute è pronto a mantenere in deroga permanente il Punto nascita dell’ospedale di Bronte. Di fronte ad una ragionevole indicazione della Regione siciliana, noi non ci tireremo indietro”. Sono in sintesi le dichiarazioni del sottosegretario di Stato alla Salute, Vito De Filippo, alla fine del vertice romano ottenuto dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna, cui ha partecipato anche il deputato regionale Anthony Barbagallo. Presenta anche l’on. Teresa Piccione.
“Al sottosegretario – ci racconta Calanna – principalmente ho mostrato numeri ed evidenziato fatti. Ho fatto capire quanto sia difficile la situazione orografica del nostro territorio che ospita circa 50 mila abitanti. Ho mostrato come questo sia collegato da una mobilità lenta ed anacronistica che allunga enormemente i tempi di percorrenza soprattutto d’inverno, quando ogni sera le strade si coprono di gelo. Ho evidenziato – continua – come il nostro Punto nascita prima dell’inizio dei lavori dell’ospedale e di una inspiegabile quando ingiusta riduzione di personale medico e posti letto, i 500 parti l’anno li raggiungesse e come spesso la politica di razionalizzazione dei servizi ospedalieri sia stata per noi incomprensibile e penalizzante”.
Calanna al sottosegretario ha spiegato come la gestione degli ospedali riuniti non possa funzionare in montagna: “Ritengo possa andar bene – ha aggiunto – nei territori ben collegati e comunque non eccessivamente distanti. Da noi molto meno. O meglio – spiega – può anche essere applicata, ma è impensabile strutturare un ospedale unico in tre plessi a Bronte, Biancavilla e Paternò, sottraendo a Bronte delle Unità operativa utilizzate per costringere i pazienti ad affrontare i classici problemi della mobilità. L’Ortopedia per esempio, come dimostrano i numeri lusinghieri, riscuote la fiducia dei pazienti e assurdo trasferirla. All’ospedale di Bronte – ha concluso il sindaco – bastano le Unità operative essenziali, ma queste devono essere stabili e sempre efficienti”.
E nessuno meglio di De Filippo che è stato presidente delle Regione Basilicata, che soffre più o meno degli stessi problemi di mobilità, poteva accogliere l’appello di Calanna. “Io ringrazio il sottosegretario De Filippo. – ha aggiunto Calanna – L’energia con cui sia il presidente Rosario Crocetta, sia l’assessore Baldo Gucciardi, hanno difeso l’ospedale di Bronte mi conforta. Tutto il territorio unito – conclude – al di là dei colori politici chiede il potenziamento dell’ospedale. Infatti, con l’ex sindaco Pino Firrarello ed il sottosegretario Giuseppe Castiglione, si è in contatto e ci si scambiano le informazioni per mantenere oggi il Punto nascita e potenziare domani l’ospedale”.
Ed sull’esito del vertice romano il sindaco ha anche informato Biagio Venia presidente del comitato cittadino “No alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Bronte”: “Chiederemo al sindaco di ospitare a Bronte l’assessore Gucciardi. – ha affermato quest’ultimo – Gli dimostreremo con i fatti come questo territorio abbia bisogno di un ospedale vero con un Pronto soccorso e reparti efficienti. Il Punto nascita sarà un po la cartina al tornasole: se lo chiudono, intendo chiudere l’intero ospedale”.