La loro “professione” era clonare carte di credito. Con questa accusa agenti della polizia di Stato di Catania del compartimento polizia postale e delle comunicazioni, hanno scoperto e arrestato due cittadini bulgari di 20 anni. i due giovani sono stati trovati in possesso di centinaia di carte di credito clonate e di apparecchiature per carpirne i dati informatici.
I due erano stati identificati giorni fa nel centro di Catania da un equipaggio della sezione volanti e denunciati a piede libero per detenzione di carte di credito clonate. A seguito della denuncia era stata avviata un’indagine che ha permesso di trovare i macchinari utilizzati dai due bulgari.
Gli agenti li hanno incrociati mentre viaggiavano a bordo di uno scooter e hanno iniziato a pedinarli per scoprire dove abitassero provvisoriamente. Nel corso di una perquisizione domiciliare sono state rinvenute così sofisticate apparecchiature informatiche di ultimissima generazione per carpire fraudolentemente i dati delle carte di credito e debito. Ritrovate anche microtelecamere, 200 carte di credito clonate, quasi 17.000 euro in contanti e alcuni personal computer portatili.
Per loro si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza.
Maria Chiara Ferraù