L’assessore Damiano Maisano ha chiesto al Prefetto di Messina la convocazione d’una Conferenza di Servizi con la Presidenza della Regione per sollecitare lo sblocco delle somme necessarie per la realizzazione del “Sistema integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria in zona riconosciuta ad alto rischio di crisi ambientale”, somme già assegnate dalla Regione e non erogate nonostante un parere del CGA. Lo stesso amministratore poi a proposito dei continui disservizi chiede la convocazione di un tavolo tecnico con la Raffineria, l’ARPA e l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente per disporre, una volta per tutte, un diverso metodo di comunicazione tra l’azienda e la cittadinanza, che avvenga in tempo reale al verificarsi dell’evento e sia contrassegnato dalla massima trasparenza. Ritengo – afferma Maisano – che la presenza del massimo rappresentante del governo sia motivo di garanzia assoluta anche per la collettività.
L’assenza d’un adeguato sistema di verifica in tempo reale delle emissioni provoca situazioni di forte ansia e preoccupazione che sfociano nel continuo coinvolgimento degli amministratori locali, i quali però non hanno gli strumenti per fornire delle risposte sulla qualità dell’aria. Né può essere sufficiente la comunicazione che si è trattato di un disservizio prontamente rientrato.
Non è possibile che i Sindaci siano lasciati in stato di abbandono nei confronti dell’opinione pubblica per un’attività di controllo del territorio, che deve essere garantita in modo rapido, professionale e all’avanguardia da coloro che sono istituzionalmente preposti come la Regione e l’ARPA in particolare. Del resto in altre Regioni questo organismo funziona perfettamente. Perché dalle nostre parti ciò non è possibile? La salute è un diritto costituzionalmente garantito in tutta Italia, non solo in alcune Regioni”.
Rodrigo Foti