Dopo una latitanza durata quasi un anno, agenti della polizia di Stato hanno assicurato alla giustizia il pregiudicato 39enne Vincenzo Sciacca, latitante condannato in via definitiva all’ergastolo per un omicidio aggravato dalla finalità mafiosa.
Gli agenti della squadra mobile di Catania e del commissariato di Adrano lo hanno sorpreso in un casolare di campagna. Sciacca si era reso irreperibile da settembre del 2014 dopo che la corte d’assise d’appello di Catania lo aveva condannato per l’omicidio di Domenico Calcagno, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Valguarnera-Caropepe, ucciso il 18 maggio del 2003.
Vincenzo Sciacca, elemento di spicco del gruppo capeggiato da Francesco Montagno Bozzone, operante nel territorio di Bronte, collegato alla cosca Mazzei, è stato così condannato all’ergastolo.
La morte di Calcagno era stata decretata da Cosa nostra catanese, di concerto con la famiglia di Cosa nostra di Caltagirone e i vertici di Cosa Nostra della provincia di Enna che per l’omicidio avevano chiesto e ottenuto la collaborazione di Montagno Bozzone e del suo gruppo.
Maria Chiara Ferraù