Appuntamento domani sera alle 21.00 alle latomie di Siracusa. Un giardino del mondo per tutti i siracusani, un luogo da riscoprire. La latomia dei cappuccini riapre con una serata evento per celebrare il luogo, unico e suggestivo.
Domani alle 21.00 ci sarà un racconto per delineare caratteristiche, carattere e identità del sito, con versi tratti dall’eniciclica “Laudato sii” di Papa Francesco.
Sarà Paolo Uccello, etnologo e guida naturalistica, la voce del luogo, voce della terra, che racconterà le particolarità della latomia, mentre Marinella Scognamiglio e Lorenzo Falletti saranno le due voci che leggeranno alcuni passi dell’enciclica di Papa Francesco. Il sottofondo musicale sarà dei Cantunovu.
Le parole dell’enciclica saranno il filo conduttore della serata. La nostra madre Terra “protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia. Un problema – scrive Papa Francesco – legato alla cultura dello scarto, che colpisce tanto gli esseri umani esclusi quanto le cose che si trasformano velocemente in spazzatura. Stentiamo a riconoscere che il funzionamento degli ecosistemi naturali è esemplare: le piante sintetizzano sostanze nutritive che alimentano gli erbivori; questi a loro volta alimentano i carnivori, che forniscono importanti quantità di rifiuti organici, i quali danno luogo a una nuova generazione di vegetali”.
Ed ancora si parlerà di biodiversità, flora e fauna. “Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Bisogna rafforzare la consapevolezza che siamo una sola famiglia umana. Non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, non c’è spazio per la globalizzazione dell’indifferenza”. Ci sarà tempo per parlare della relazione uomo-Dio e di chiedersi cosa lasciamo alle generazioni future.
“Occorre rendersi conto – scrive ancora Papa Francesco – che quello che c’è in gioco è la dignità di noi stessi. Siamo noi i primi interessati a trasmettere un pianeta abitabile per l’umanità che verrà dopo di noi”.
Non mancheranno le sorprese. La serata è realizzata in collaborazione con la società Kairos, i Frati minori Cappuccini ed il Comune di Siracusa.
Maria Chiara Ferraù