Nessuno apra quei rubinetti. L’acqua non si può bere. Questo quanto ordina il sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo, ai propri concittadini, alla luce di quanto emerso dalle analisi condotte dall’Asp di Messina, dipartimento di prevenzione. Una vera e propria batosta arrivata nel cuore della stagione estiva quando la popolazione lievita considerevolmente e c’è ancora più bisogno di acqua.
Dalle analisi dell’Asp è emerso che le acque del centro e della borgata Potame, compreso il rifornimento Esso, non sono potabili. Le acque erano state prelevate lo scorso 3 agosto dall’Asp di Messina da diverse fontane pubbliche e, nella nota 1457 inviata al sindaco, si invita l’amministrazione ad “adottare con estrema urgenza tutti i provvedimenti necessari tra i quali l’avviso al pubblico di non potabilità delle acque ed altre misure quali regolazione della clorazione e pulizia”, peraltro già disposte dall’amministrazione comunale oricense.
Il divieto di utilizzare l’acqua a scopo potabile dalle proprie utenze domestiche ha decorrenza immediata e avrà valore fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di potabilità e non verrà revocata l’ordinanza sindacale 131 del 5 agosto.
Rizzo Nervo ha inoltre disposto di incaricare il settore tecnico per l’esecuzione immediata di tutti i provvedimenti necessari tramite i fontanieri comunali coadiuvati dal capo operaio. Sono stati anche affissi manifesti nei luoghi di maggiore affluenza di gente, nei locali pubblici ed esercizi commerciali del centro urbano. Inoltre è stato predisposto il passaggio per le vie del paese di macchine con altoparlanti per rendere noto il divieto dell’ultima ordinanza. Per diffondere ancora di più la notizia sono già stati inseriti gli annunci sul sito internet del Comune e i messaggi vengono visualizzati già nelle due colonne informative poste al centro del paese. Il provvedimento è stato notificato ai fontanieri, al capo operai, all’Asp di Messina, nonché ai carabinieri, alla polizia, alla forestale e ai vigili urbani di Tortorici.
Nei giorni scorsi si erano verificati alcuni disservizi sulla rete idrica, in particolare nel centro storico dove l’acqua è mancata anche per 12 ore consecutive.
Maria Chiara Ferraù