Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Nesima ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, nei confronti di una persona responsabile di reiterate minacce di morte, motivate da continue richieste di denaro, e di condotte persecutorie nei confronti degli anziani genitori e di altri familiari.
Come nei casi di violenza alle donne, di cui lo staff del Commissariato Nesima ha – purtroppo – numerose esperienze, anche in questa circostanza, a metà tra la violenza domestica e lo stalking, lo scopo della divulgazione della notizia è quello di invitare a denunciare chi fosse vittima di analoghi comportamenti.
E la denuncia, mai come in casi come questi, diventa un atto arduo e penoso al tempo stesso, perché le vittime dello spietato carnefice sono proprio coloro ai quali egli stesso deve la vita: i genitori. E la parola “spietato” non è stata utilizzata a caso: basti pensare che, due anni or sono, l’uomo arrivò a tentare di ucciderli, incendiandone l’abitazione con una molotov.
Quella volta, i due anziani coniugi vennero salvati dai Vigili del fuoco che spensero le fiamme che avevano già avvolto la casa che rimase seriamente danneggiata.
L’uso del fuoco richiama un’agghiacciante analogia con un recente caso verificatosi in provincia: anche in quel frangente, infatti, l’uomo tentò di uccidere la madre dandole fuoco, non riuscendovi solo per un caso fortuito.
Il personale del Commissariato Nesima che da tempo ha seguito le vicissitudini di questa famiglia continuamente esposta alle violenze e alle vessazioni di un ultraquarantenne consumato dall’alcool e dalle droghe di cui – nonostante i vari programmi di recupero – non è riuscito a liberarsi, con un certosino lavoro d’indagine e di sostegno alle vittime, è riuscito a costruire un grave quadro probatorio che ha indotto l’Autorità giudiziaria ad adottare il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari, eseguito dai medesimi poliziotti che lo hanno determinato.
Attenzione, impegno, professionalità e continuità sono le caratteristiche che hanno contraddistinto questa indagine, le medesime che vengono garantite a chiunque, che nella sfortunata ipotesi si trovasse a subire una simile situazione, si determinasse a denunciare.