Due diciottenni sono stati arrestati a Rometta, nel messinese, per l’incendio di una villetta. I fatti risalgono al 4 marzo scorso. I due avevano dato alle fiamme una villetta estiva di un messinese residente a Padova, non presente al momento dell’incendio. Il proprietario aveva solo potuto constatare con dispiacere i gravi danni provocati alla casa di famiglia per le vacanze estive, non coperta da assicurazione.
Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco per sedare le fiamme e i carabinieri della stazione di Rometta Marea che hanno avviato le indagini per rintracciare gli autori del crimine. Nel corso di un minuzioso sopralluogo i carabinieri hanno trovato e repertato alcune cicche di sigaretta parzialmente combuste. Da qui è partita una serrata attività di indagini con l’ausilio delle telecamere di video sorveglianza degli esercizi commerciali della zona e la raccolta di alcune testimonianza.
Il cerchio si è chiuso attorno ai due giovani che, all’epoca dei fatti erano ancora minorenni. Dalle cicche sono stati estrapolati i Dna, confrontati con quelli dei due sospettati. I risultati hanno dato un riscontro schiacciante. I due diciottenni erano già noti alle forze dell’ordine.
Probabilmente l’incendio è riconducibile ad un atto vandalico o ad una bravata finita male. Il gip del tribunale per i minorenni di Messina ha emanato un’ordinanza di custodia cautelare in comunità essendo i due arrestati minorenni all’atto dell’incendio.
Maria Chiara Ferraù