Nell’aula consiliare del Comune di Milazzo, centro tirrenico in provincia di Messina, è stato presentato il Piano straordinario di interventi sanitari nelle aree a rischio ambientale della Sicilia. Tale misura interessa tutti i Comuni del distretto socio-sanitario D27 (Milazzo capofila, S. Filippo del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, S. Lucia del Mela, S. Pier Niceto, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico). Ai lavori, introdotti dal saluto del presidente del Distretto Antonino Campo e dal Sindaco di Milazzo Giovanni Formica hanno partecipato tra gli altri: Salvatore Scondotto, responsabile DASOE Sicilia e il direttore sanitario dell’Asp Domenico Sindoni. “Una iniziativa, quella di oggi – ha sottolineato Sindoni – promossa a distanza di tempo dall’avvio dei lavori, una scelta voluta, perché abbiamo preferito spiegare quanto già è stato realizzato e come si sta procedendo sul territorio. L’obiettivo è di focalizzare l’attenzione sulle aree a rischio, investendo le risorse messe a disposizioni dalla regione in interventi mirati di salute pubblica”. Ad illustrare le linee di azione – insieme ai referenti del gruppo di lavoro dell’Asp coordinato dal dott. Giancarlo Quattrone – c’era il dirigente responsabile del Servizio 7 del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale della Salute, il dott. Salvatore Scondotto, che ha descritto in dettaglio le dieci linee di intervento su cui si sta agendo. Tra le prime vi è proprio la sorveglianza epidemiologica (descrittiva e analitica – linea 1 e 2) perché dai dati e dall’incidenza occorre partire per valutare l’entità dei problemi. E’ un ambito di azione questo, di cui è referente lo stesso servizio 7. Dall’osservazione agli interventi, tutte le attività previste – ha ribadito il dott. Scondotto – sono di comprovata efficacia perché si rifanno a programmi già attivi a livello nazionale e regionale. Le altre linee di intervento sono: sorveglianza sanitaria in soggetti con valori anomali di biomarcatori, promozione corretti stili di vita (contrasto a fumo ed alcool, cattiva alimentazione, sedentarietà); screening per i tumori femminili e colon; sorveglianza sanitaria rischio amianto e salute lavorativa; razionalizzazione dell’offerta territoriale diagnostico assistenziale (ospedaliera, gestione integrata cronicità e consulenza genetica); responsabilizzazione organi di sanità locali (ASP, funzione di coordinamento dipartimento di prevenzione e focal point); comunicazione, trasparenza e partecipazione attiva comunità; controlli della catena alimentare. In questi mesi di lavoro l’ASP ha già provveduto a pianificare accertamenti sanitari gratuiti per tutti i lavoratori ex Sacelit esposti ad amianto. Sono state potenziate le attività di screening oncologico, sia per il tumore della mammella dell’intero e del colon retto. In questo ambito l’Azienda ha anche allestito presso l’ospedale di Milazzo un ambulatorio dedicato in cui gli oncologi dell’ospedale S. Vincenzo, una volta alla settimana, visitano i pazienti direttamente in loco, evitando che debbano spostarsi a Taormina.
Rodrigo Foti