Nove monumenti. Il meglio dell’espressione artistica del periodo Arabo normanno in Sicilia. Un itinerario artistico unico e bellissimo che da oggi è nella heritage list dell’Unesco. Stiamo parlando dell’itinerario Palermo Arabo-Normanno con sette monumenti custoditi nel capoluogo siciliano e altri due nel territorio.
Si tratta del Palazzo reale con la cappella Palatina, le chiese di San Giovanni degli eremiti e quella di Santa Maria dell’Ammiraglio (la Martorana), la chiesa di San Cataldo, la Cattedrale, il castello della Zisa, ponte dell’Ammiraglio e poi le cattedrali di Cefalù e Monreale con i rispettivi chiostri.
“Questo riconoscimento è un motivo d’orgoglio ed è una grande gioia per Palermo e i palermitani, ma anche per tutti i siciliani.”. così il sindaco del capoluogo siciliano; Leoluca Orlando che rilancia: “continueremo ad impegnarci per proteggere e custodire questo patrimonio affinché possa essere tramandato intatto alle generazioni future”.
Secondo Aurelio Angelini, direttore dell’Unesco Sicilia, si tratta di un “riconoscimento alla storia e all’arte dell’isola”. Martedì a Palermo si riunirà il comitato di pilotaggio per affrontare una serie di temi legati al piano di gestione dei siti culturali.
Con l’itinerario arabo normanno l’Italia arriva a quota 51 siti Unesco. Un primato internazionale come afferma in una nota il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
“L’inserimento nella World Heritage List dell’Unesco dell’itinerario arabo normanno di Palermo, Monreale e Cefalù è un risultato storico che valorizza il nostro patrimonio culturale, oggi patrimonio dell’umanità. Un riconoscimento frutto del prezioso lavoro svolto in sinergia tra le istituzioni coinvolte e sostenuto passo dopo passo dal consiglio comunale”. Ad affermarlo è il presidente del consiglio comunale di Palermo, Totò Orlando.
Maria Chiara Ferraù