Catania: maxi sequestri di beni alla mafia

Un patrimonio da 5 milioni di euro è stato sequestrato dagli uomini della queestura di Catania in collaborazione con la guardia di finanza, ai danni del pluripregiudicato Salvatore Lo miglio, 54 anni, arrestato nell’ambito dell’operazione della squadra mobile e finanza denominata “Money Lender”, nel corso della quale vennero arrestate 30 persone ritenute appartenenti all’associazione mafiosa dedita all’usura e all’estorsione, con l’aggravante del favoreggiamento delle famiglie mafiose Laudani e Santapaola.

I beni, mobili e immobili, riconducibili a Lo Miglio, sono stati oggetto di una proposta da parte della questura etnea di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale che prevede il sequestro dei beni illecitamente posseduti. Era stata infatti verificata la sproporzione dei redditi dichiarati ai fini fiscali, pari a circa 40 mila euro annui e il valore dei beni acquisiti, con investimenti di oltre 200 mila euro per anno. Il tutto in relazione alla pericolosità sociale di Lo Miglio.

I sigilli sono stati posti a 3 società intestate a Lo Miglio, (Brucalo srl, la Generazione spontanea srl e la CRML srl) operanti nel settore della ristorazione, delle assicurazioni e nella gestione di sale giochi. Sotto sequestro anche altri 22 immobili, per lo più tra Catania e Letojanni, compresa una lussuosa villa a San Giovanni La punta, 3 automezzi, oltre a titoli e conti correnti bancari e postali intestati a Lo Miglio e ai suoi familiari.

Tra gli immobili sequestrati vi è anche un edificio di Misterbianco, composto da 28 appartamenti (di cui 14 già venduti nel corso degli anni), che era stato intestato alla madre ultraottantenne del Lo Miglio, ma gestito da quest’ultimo in forza di una specifica procura.

Maria Chiara Ferraù