Milazzo (Me): verso la realizzazione di un distretto turistico

Si avvia alla conclusione l’anno accademico della Libera Università della Terza Età (Lute) di Milazzo (Messina) guidata dal dott. Claudio Graziano. Tra gli incontri programmati stanno ottenendo particolare successo quelli  organizzati dalla Lute assieme alla sezione milazzese di  “Italia nostra” presieduta dal dott. Bartolo Cannistrà allo scopo di valorizzare i piccoli centri dell’area tirrenico peloritana.

Il progetto mira alla realizzazione di un “distretto culturale ”, premessa per la realizzazione di un “distretto turistico” basato sulla tutela e la corretta valorizzazione delle ricchezze storico- culturali della zona con particolare attenzione per il “sistema” dei castelli.

Sono stati così chiamati ad illustrare il territori autorevoli studiosi: Libero Rappazzo (Santa Lucia del Mela città d’arte), Angelo Mancuso (L’antico quartiere ebraico di Santa Lucia del Mela), Katia Trifirò (II novecento letterario a Santa Lucia del Mela), Nicola Amico (Trekking a piedi e a cavallo nelle montagne peloritane di Santa Lucia del Mela), Piero Gazzara (Rometta e Taormina: l’ultima resistenza bizantina alla conquista mussulmana della Sicilia; I Normanni alla conquista della Sicilia; L’età di Federico III: la guerra angioino-aragonese e il consolidamento del potere feudale; Rometta e le fortezze peloritane nella rivolta antispagnola di Messina), Mariella Sclafani (Castroreale: un borgo, la sua storia), Melina Trovato (Castroreale, scrigno d’arte); Paolo Faranda (La meridiana a camera oscura del duomo di Castroreale), Maria Miano (Lingua, mestieri, sapori di Castroreale);, Giuseppe Pandolfo (Dal casale di S. Martino al Fondaco, poi castello, di Spadafora; Dal casale alla Terra di Venetico; Roccavaldina, Valdina, Torregrotta fra feudalità laica e religiosa; La farmacia cinquecentesca di Roccavaldina fra passato presente e futuro), Tano Pantano (I Megaliti dell’Argimusco; Acque e mulini a Montalbano), Nicola D’Amico (II castello di Montalbano; II centro storico di Montalbano); Donata Aveni (Alla scoperta di Abakainon; La kora di Abakainon). Ed infine Guglielmo Scoglio (Il Castello di Monforte San Giorgio). Scoglio responsabile dei progetti della Cyber Community di Monforte nel suo recente intervento  ha illustrato la storia del Castello di Monforte, di cui esistono interessanti ruderi; ne ha messo in rilievo il ruolo importante al tempo della resistenza all’invasione musulmana  e successivamente l’interesse da parte dall’Imperatore Federico II (1208-1250), di re Carlo I d’Angiò (1263-1282) e di re Federico III (1296-1337. Scoglio ha avuto anche modo di presentare brevemente il Cenacolo, un capolavoro quasi sconosciuto presente nella Chiesa Madre di Monforte.

Ci auguriamo che il materiale presentato da tanti importanti studiosi possa effettivamente servire alla realizzazione di un distretto turistico culturale dell’area tirrenico-peloritana e che una accorta pubblicità possa convogliare anche turisti che sbarcano dalle navi da crociera verso questi piccoli ma interessanti centri medievali.

 

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