Una partecipazione di pubblico addirittura superiore a quella dello scorso anno, favorita anche dall’ideale location del lungomare Garibaldi, che per un giorno si è trasformata in un manto erboso per ospitare gli “amici a quattro zampe”. La seconda del “Dog day” di Milazzo, organizzata dalla dottoressa Felicia Manicastri e da Giuseppe Cusumano con la collaborazione del Comune, ha superato ogni aspettativa e per l’intera giornata, ma soprattutto nel pomeriggio oltre un migliaio di persone ha partecipato alla manifestazione caratterizzata da esibizioni, dimostrazioni di abilità, percorsi educativi e animazione per bambini.Particolarmente seguite rispettivamente la dimostrazione di un salvataggio in mare eseguito dalla Capitaneria di Porto di Milazzo con l’ausilio delle unità cinofile della Scuola Italiana Cani di Salvataggio e quella del gruppo cinofilo della Guardia di Finanza. Presenti alla kermesse anche la scuola Hellen Keller, che addestra cani guida per i ciechi, l’Associazione “Amici degli animali”, che si occupa della lotta al randagismo, della cura e affidamento di cuccioli abbandonati ed in cerca di famiglia, l’Associazione Mario Schipani, che addestra cani per utilità e difesa e poi l’entusiasmante “Disc Dog” con la medaglia d’oro mondiale Rappazzo. Molto apprezzati poi i contributi di Luca Rossi, consulente esterno di Rai 2 e presidente del Centro Studi del Cane Italia, nell’avere illustrato un progetto pilota permettendo di fornire come presidio medico gratuito cani opportunamente addestrati a persone disabili motulesi, migliorando la qualità di vita dei soggetti, che ne hanno beneficiato e dell’associazione OLIVER della Protezione Civile di Roma, che ha presentato il gruppo cinofilo di soccorso della sezione di Milazzo. “Il cane è l’amico più fedele dell’uomo – ha detto il Sindaco Pino – ed è giusto celebrare una giornata dedicata al mondo della cinofilia. Sono contento dei positivi riscontri a conferma di una crescente sensibilità verso questi animali, che svolgono una funzione fondamentale a supporto del genere umano: penso agli interventi nei casi di calamità o anche alla pet-terapy, sempre più utilizzata per facilitare l’approccio medico e terapeutico delle varie figure riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimostra collaborazione spontanea”.
Foti Rodrigo