Ieri a Caltanissetta, durante la conferenza dei capigruppo, la maggioranza di centrosinistra targata Udc-Pd-Polo civico, su mandato del Sindaco Ruvolo ha impedito all’opposizione di celebrare un consiglio comunale per discutere delle problematiche e delle prospettive future del centro storico.
“Su istanza di commercianti e residenti in Centro storico – fanno sapere i consiglieri di opposizione – avevamo chiesto la celebrazione di un apposito consiglio comunale. In ottemperanza alla nostra formale richiesta, la convocazione era stata fissata per giovedì 9 Aprile. I consiglieri di maggioranza – ribadisce l’opposizione – erano d’accordo con noi, ma durante la conferenza dei capigruppo di ieri, dopo aver avuto indicazioni dal sindaco, hanno preferito fare marcia indietro! Tra l’altro, sempre su richiesta di commercianti e residenti, avevamo chiesto di poter anticipare la data del consiglio.
Come regole della buona e corretta politica impone – chiariscono i consiglieri di opposizione – ci aspettavamo dalla maggioranza una mediazione, invece forti dei numeri hanno preferito mettere ai voti il rinvio del Consiglio a data da destinarsi. Ciò vuol dire aver messo il bavaglio non solo all’opposizione, ma anche e soprattutto a tutti quei cittadini che ci avevano chiesto di poter discutere in aula consiliare. Quindi non solo si è verificato l’ennesimo comportamento scorretto nei confronti della minoranza, in più sono state palesemente violate numerose norme. Secondo disposizioni di legge la convocazione deve avvenire entro 20 giorni dalla richiesta!!
A tutela dei nostri diritti di consiglieri comunali e di chi rappresentiamo, dopo Pasqua ci rivolgeremo formalmente al segretario generale e all’assessorato generale agli Enti locali; quando infatti una richiesta di convocazione di consiglio proviene da un quinto dei consiglieri – conclude l’opposizione – nessuno può vietare tale convocazione. La maggioranza di centrosinistra targata UDC-PD-Polo Civico obbedendo al Sindaco lo ha fatto, adesso dovranno renderne conto a tutta la Città!”.