Ha solo diciassette anni e si è rovinato la vita per una lite scaturita da un futile motivo: un cappello. Il diciassettenne palermitano ha confessato ieri pomeriggio l’omicidio di Aldo Naro, il 25enne che stava festeggiando la sua laurea in medicina in un locale del capoluogo siciliano.
E’ scattato il provvedimento di fermo per il minorenne con l’accusa, per il momento, di omicidio doloso. Il giovane è stato messo alle strette dagli investigatori che gli hanno mostrato fotografie e video di quella sera di venerdì grasso.
Dopo aver saputo che i carabinieri lo stavano cercando il minorenne ha lasciato il suo appartamento alla Zisa iniziando a vagare per la città quando nel tardo pomeriggio di ieri ha deciso di rendere la sua confessione al Malaspina dove si è recato in compagnia di un familiare.
“Sono venuto a costituirmi. Sono io quello che cercate” avrebbe detto il ragazzino. Ma quella sera il diciassettenne non era da solo. Erano almeno cinque i ragazzi che hanno partecipato alla rissa. Il provvedimento di fermo è stato firmato dal procuratore dei minori di Palermo.