Sono entrati nel vivo a Tortorici i festeggiamenti in onore del patrono San Sebastiano. Questo pomeriggio appuntamento con la fuijtina da vara. Alcuni fedeli in silenzio portano il fercolo dalla chiesa di San Francesco dove resta custodito tutto l’anno, alla centrale chiesa di San Salvatore. Alle 18.30 è prevista poi la messa chiamata “a prova” al termine della quale saranno distribuiti i panitti di San Sebastiano, in memoria di quando il soldato romano portava da mangiare ai carcerati.
Domani, poi, si svolgerà la più religiosa delle processione, quelle delle reliquie di San Sebastiano. Il corteo da Santa Maria arriverà davanti alla chiesa di San Salvatore per “prendere” la vara e arrivare nella chiesa Madre dedicata a Maria Santissima Assunta. Qui si svolgerà il vespro solenne alle 19.00 di domani, lunedì 19 gennaio.
Il 20, giorno delle celebrazioni solenni, alle 10.30 partirà il Senato dal vecchio comune di via Filangeri. I mazzieri con gli stendardi del Comune, insieme al bambino deputato a portare la chiave della città da consegnare a San Sebastiano, precedono il corteo a cui partecipano le personalità civili e militari del centro nebroideo e tutta l’amministrazione comunale. All’arrivo del corteo in chiesa, l’arciprete accoglie il Senato, prende in consegna la chiave di Tortorici e inizia la celebrazione liturgica che quest’anno sarà probabilmente celebrata dal Vescovo di Patti, Ignazio Zambito. Al termine della messa inizierà la processione fino al fiume Calagni dove si svolgerà la tradizionale e suggestiva benedizione con i Nudi, i fedeli vestiti di bianco e a piedi scalzi, che attraversano il piccolo corso d’acqua. Inizierà poi la questua che durerà tutto il pomeriggio fino al rientro nella chiesa di San Nicolò. Qui il simulacro di San Sebastiano resterà fino a domenica 25, giorno dell’ottava.
Maria Chiara Ferraù