L’associazione SiciliAntica in collaborazione con l’istituto siciliano studi ebraici, Unipegaso, officina di studi medievali e Fildis, organizza un corso di cultura e storia dell’arte ebraica che inizierà venerdì 16 gennaio alle 16.30.
Dopo la presentazione di Calogero Di Carlo, responsabile UniPegaso Sicilia, Maria Annunziata Lima, docente di storia dell’arte medievale all’università di Palermo, Evelyne Aouate, presidente dell’istituto siciliano studi ebraici e di Alfonso Lo Cascio, della presidenza regionale SiciliAntica, si terrà la prima lezione dal titolo: Gli ebrei in età romana. Relatrice sarà Clagara Gebbia, docente di storia romana presso l’università di Palermo.
Il corso prevede nove lezioni dedicate alla presenza ebraica in Sicilia nelle diverse età storiche fino alla loro espulsione del 1492, le comunità nelle tre Valli in cui era divisa l’isola, le loro sinagoghe, l’alfabeto e i suoi simboli, la letteratura e i manufatti.
Previste visite guidate alla Giudecca di Palermo, a Mazara del Vallo, Marsala, Siracusa e Modica. Le lezioni si terranno a Palermo nella sede di UniPegato in via Maqueda 383. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni ed iscrizioni: Tel. 346.8241076. E-mail: palermo@siciliantica.it
“Il corso – dichiara Alfonso Lo Cascio – è un’ulteriore tappa del percorso promosso da Siciliantica, iniziato diversi anni fa con la storia dell’arte greca e dedicato ai momenti più salienti del passato artistico e culturale dell’isola. Proporre un lungo seminario di storia dell’arte ebraica significa riscoprire la grande ricchezza culturale di un popolo e approfondire un importante capitolo, ancora poco conosciuto, della storia della nostra isola, quale quello dell’ebraismo siciliano, che ha avuto un ruolo fondamentale nel delicato passaggio tra Medioevo e età moderna.
Alla fine del XV secolo la popolazione giudaica che abitava l’isola si ritiene fosse composta da circa 37 mila unità con 44 comunità sparse per la Sicilia e tra queste vi erano alcune molto ampie come quella di Palermo e Siracusa, che contavano circa 5.000 ebrei ciascuna, Catania, Trapani, Marsala, Sciacca e Messina con più di 2.000 ebrei e tra 100 e 1.000 si aggiravano tra le comunità ebraiche di Caltagirone, Modica, Ragusa, Randazzo, Piazza Armerina ed altri”.
Maria Chiara Ferraù