Stavano cercando di applicare uno skimmer in uno sportello bancomat di un istituto di credito catanese per carpire fraudolentemente i dati informatici degli ignari utenti che utilizzavano il bancomat. Gli agenti della polizia di Catania hanno arrestato due bulgari giunti nel capoluogo etneo la scorsa settimana. Dopo aver preso una camera in albergo avevano avviato una serie di sopralluoghi presso gli sportelli bancomat della provincia. I loro movimenti non erano passati inosservati agli agenti che li pedinavano da giorni.
Gli arrestati sono stati trovati in possesso di numerose e sofisticate apparecchiature informatiche di ultimissima generazione, alcune delle quali difficili da rilevare, per carpire fraudolentemente i dati delle carte di debito e di credito. Rinvenuti, nel corso delle perquisizioni, anche diversi cappelli con visiera con cui i due fermati cercavano di nascondere il viso alle telecamere dei circuiti di videosorveglianza degli istituti di credito che “visitavano”.
Gli skimmer sono dei dispositivi quasi invisibili che permettono di immagazzinare, all’interno di una memoria, i dati acquisiti dalle carte di pagamento degli ignari utenti. Tramite una microcamera nascosta dotata di rilevazione dei suoni i malviventi rilevavano il codice pin digitato dagli utenti e così potevano realizzare carte di credito clonate per prelevare contante ed effettuare transazioni illecite all’estero.
Gli inquirenti ritengono che gli arrestati possano essersi resi responsabili dell’applicazione di numerose apparecchiature simili presso gli sportelli bancomat in Sicilia, con prelevamenti all’estero per centinaia di migliaia di euro. sono attualmente in corso indagini per identificare eventuali complici.
Maria Chiara Ferraù